“L’iniziativa da assumere con urgenza è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina”: lo chiedono trentacinque ambasciatori in pensione con una lettera aperta alla presidente Meloni nella quale chiedono di “sospendere ogni rapporto e cooperazione” nel settore militare e della difesa con Israele; “sostenere in sede Ue ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali”; “unirsi al consenso europeo” per la sospensione temporanea dell’accordo Israele-Ue.
E’ l’ANSA a citare i firmatari: trentacinque ambasciatori in pensione che hanno rivestito incarichi di rilievo; tra loro due ex direttori politici, ex rappresentanti permanenti presso la Ue e la Nato, ex consiglieri diplomatici a Palazzo Chigi e al Quirinale, ex ambasciatori presso Paesi quali Cina, Gran Bretagna, Russia.
“I lunghi anni spesi nel servizio diplomatico” scrive la lettera, “tenendo fede alla causa della pace e del dialogo, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, ci hanno spinto a rivolgerle questo appello, non potendo rimanere in silenzio ed inerti dinanzi alla sistematica negazione in atto da parte del governo israeliano di tutto quello in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo svolto la professione diplomatica” conclude la lettera a firma di Aldo Amati, Antonio Armellini, Marco Baccin, Piero Benassi, Mario Boffo, Alberto Bradanini, Giovanni Brauzzi, Rocco Cangelosi, Ino Cassini, Rosanna Coniglio, Antonio D’Andria, Anna Della Croce, Roberto Di Leo, Pasquale Ferrara, Giovanni Ferrero, Giovanni Germano, Luca Giansanti, Aldo Mantovani, Maurizio Melani, Andrea Meloni, Elio Menzione, Laura Mirachian, Enrico Nardi, Ferdinando Nelli Feroci, Claudio Pacifico, Angelo Persiani, Michelangelo Pipan, Cristina Ravaglia, Lucio Alberto Savoia, Stefano Starace Janfolla, Stefano Stefanini, Pasquale Quito Terracciano, Carlo Trezza, Gianfranco Varvesi. (27 luglio 2025) ©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata