Era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali con le prescrizioni dell’obbligo di dimora notturno e divieto di allontanamento dal comune di Guastalla. La misura dell’affidamento, era stata disposta con ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna emessa in data 22 ottobre 2024 in riferimento al provvedimento emesso il 28 giugno 2022 dalla Procura della Repubblica di Modena per l’espiazione della pena detentiva di anni 4 mesi 3 e giorni 20 di reclusione comprensivo di una condanna per rapina impropria, commessa a Modena, il 16 settembre 2019.
Lui è un 28enne, domiciliato a Guastalla, il quale negli ultimi 3 mesi avrebbe violato la misura concessa. Nel dettaglio, il 30 marzo scorso, veniva controllato alla guida di un autoveicolo, privo di patente di guida, sprovvisto di carta di circolazione, e di copertura assicurativa in data 7 giugno scorso, invece, a seguito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Reggiolo, in seguito a una denuncia per lesioni personali colpose e omissione di soccorso dopo un incidente stradale, è stato deferito in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale.
L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha riferito di essere stata coinvolta in un incidente causato da un motoveicolo che, durante un sorpasso da sinistra, ha impattato con il lato guidatore dell’auto. Dopo la caduta, il conducente del motociclo si è rapidamente rialzato ed è fuggito. Grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi dei filmati di videosorveglianza, è stato possibile risalire alla targa del mezzo, intestato all’odierno arrestato, il quale, interrogato, ha dichiarato di non sapere chi avesse utilizzato il suo veicolo in quel giorno, cercando così di ostacolare le indagini.
Successivamente, in data 12 giugno scorso, lo stesso veniva deferito in stato di libertà, dai carabinieri della stazione di Luzzara, quale presunto responsabile di un furto ai danni di un uomo di 71 anni. Dopo aver rubato un portafoglio lasciato incustodito all’interno di un’autovettura, si rendeva responsabile di quattro prelievi indebiti per un totale di circa 1.250 euro, utilizzando le carte Bancomat sottratte alla vittima.
Per questi fatti il 1 agosto scorso, l’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, a cui i carabinieri hanno relazionato gli episodi delittuosi, ritenuto che il condannato ha reiterato violazioni alle prescrizioni che gli erano state imposte, dimostrando di non aver compreso il disvalore delle sue pregresse azoni, e di non aver pienamente accolto la possibilità che gli è stata offerta con la concessione della misura alternativa, revocava l’attuale misura dell’affidamento non consentendone la prosecuzione, neppure in via provvisoria ritenendo venute meno le condizioni, disponendo l’accompagnamento in carcere dell’affidato.
Il provvedimento, giunto ai carabinieri di Guastalla, è stato quindi eseguito con i militari che hanno condotto in carcere il 28enne.
(4 agosto 2025)
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