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Festivalfilosofia 2024: I Volti di Psiche. Dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo

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diĀ Redazione Cultura

Da venerdƬ 13 a domenica 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre e spettacoli. Oltre 50 filosofe e filosofi approfondiranno le relazioni tra psichico e politico, le frontiere scientifiche di mente, cervello e corpo, nonchƩ le figure mitologiche e culturali attorno a cui si sono consolidate le idee di anima e psiche. Oltre la metƠ delle lezioni sono tenute da debuttanti al festival

Dedicato al tema psiche, il festivalfilosofia 2024 ĆØ in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre.Ā Giunto alla ventiquattresima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attivitĆ  per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.Ā Piazze e cortili ospiteranno 52 lezioni magistrali in cui grandi personalitĆ  del pensiero filosofico discuteranno la condizione del SĆ© in un’epoca di estrema individualizzazione, nella quale i singoli cercano da soli le vie di salvezza nel mondo. Si tratta di una parola dalla lunga storia, che a lungo si ĆØ tradotta come “anima”: si ricostruiranno i lessici della dimensione psichica misurando le connessioni anche con le problematiche della coscienza e del corpo, alle frontiere della ricerca scientifica, sollevandone le implicazioni filosofiche di senso. La questione psichica evidenzia l’intensificarsi di un disagio che determina emergenze collettive e chiama a interventi nelle istituzioni della societĆ , sul confine che connette salute, benessere e cittadinanza. Si esploreranno inoltre vari piani che vanno dalle tecniche del SĆ© alla molteplicitĆ  delle condotte di vita, segnalando le conseguenze del cercare risposte singolari a questioni collettive.

Diversi appuntamenti saranno nel segno della conversazione e del dibattito, per generare un confronto fra teorie ed esperienze, siano esse artistiche o civili.Ā L’edizione 2024, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta ventinove voci nuove.

Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari (componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali (componente del Comitato scientifico del festival), Umberto Curi, Ivano Dionigi, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Simona Forti, Umberto Galimberti, Natalino Irti, Michela Marzano (Lectio “BPER Banca”), Stefano Massini (Lectio “Gruppo Aimag”), Salvatore Natoli, Massimiliano Panarari (Lectio “Confindustria Emilia Area Centro”), Massimo Recalcati (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”).

Tra chi ĆØ al “debutto”: Simona Argentieri, William Davies, Estelle Ferrarese (Lectio “Coop Alleanza 3.0”), Thomas Fuchs, Christian Greco, Elisabetta Lalumera, Vittorio Lingiardi, Silvia Lippi, Luigina Mortari, Anil Seth (Lectio “Gruppo Hera”), Giorgio Vallortigara.

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiose e studiosi autorevoli commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della psiche.Ā Per il pubblico del web, sarĆ  approntato un programma di dirette di lezioni sui canali del festival, potenziato rispetto alle ultime edizioni, in attesa della pubblicazione dell’intero programma la settimana successiva alla manifestazione. Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo, ancora in fase di definizione, coinvolgerĆ  performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del rapporto tra espressione ed inconscio, anche con percorsi sulle figure mitologiche in cui si ĆØ condensata la coscienza culturale del fenomeno psichico, una serie di esperienze laboratoriali e partecipative proporrĆ  al pubblico pratiche ed esercitazioni sulle forme del benessere.

Un programma di reading, spettacoli e performance – a cui si stanno aggiungendo sempre nuove iniziative – declinerĆ  il tema nelle forme del racconto, della commedia dei “caratteri” e della ricongiunzione tra mente e corpo. Circa 40 le mostre e installazioni proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private. L’insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di oltre 160 partner culturali.

Il festival ĆØ promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.


Tra psichico e politico: le 52 lezioni magistrali del festival

Nelle piazze e nei cortili del festival si discuterĆ  della ridefinizione dei confini tra mentale e sociale, delle pratiche con cui costruiamo la nostra immagine e la nostra personalitĆ , delle relazioni tra coscienza, mente e cervello, e delle traiettorie culturali dell’idea di anima.
L’edizione 2024 sarĆ  dedicata alla questione della “psiche”.

In 52 lezioni magistrali si ricostruirĆ  criticamente la condizione del SĆ© in un’epoca di estrema individualizzazione, nella quale i singoli cercano da soli le vie di salvezza nel mondo. Si tratta di una parola dalla lunga storia, che a lungo si ĆØ tradotta come “anima”: si ricostruiranno i lessici della dimensione psichica misurando le connessioni anche con le problematiche della coscienza e del corpo, alle frontiere della ricerca scientifica, sollevandone le implicazioni filosofiche di senso. La questione psichica evidenzia l’intensificarsi di un disagio che determina emergenze collettive e chiama a interventi nelle istituzioni della societĆ , sul confine che connette salute, benessere e cittadinanza. Si esploreranno inoltre vari piani che vanno dalle tecniche del SĆ© alla molteplicitĆ  delle condotte di vita, segnalando le conseguenze del cercare risposte singolari a questioni collettive. Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterĆ  pertanto in primo piano un lessico concettuale a piĆ¹ voci nel quale si confronteranno prospettive filosofiche plurali e talora in contrasto.

1. Politica. Il mentale e il sociale

Una prima pista discute la riconfigurazione dei rapporti tra mentale e sociale nella societĆ  contemporanea, a partire dal quadro ricostruito da Alain Ehrenberg. Qui si trova il contesto che spiega la rilevanza politica del tema scelto per il 2024, perchĆ© la nuova relazione tra lo psichico e il politico ha vaste implicazioni rispetto alla questione piĆ¹ generale dei rapporti tra individui e comunitĆ , come emergerĆ  negli interventi di Marcella D’Abbiero e Tonino Griffero. Tale legame non ĆØ esente da rischi, e prende spesso, anche se non necessariamente, forme patologiche e alienate di cui il Novecento politico ha offerto un repertorio emblematico che non sembra essersi ancora esaurito: con accenti e focalizzazione differenti ne parleranno Simona Forti, Rahel Jaeggi e Stefano Massini (quest’ultimo nella Lectio “Gruppo Aimag”). Sul piano teorico, ĆØ in atto uno slittamento dalla “biopolitica” (potere sulla vita) alla “psicopolitica” (potere sulle coscienze), che corrisponde alla progressiva psicologizzazione dei legami sociali, ossia al peso delle emozioni nella costruzione dell’immagine di SĆ©.

VerrĆ  ricostruita la traiettoria che si puĆ² sintetizzare come il passaggio “da Edipo a Narciso”, ovvero l’emersione di patologie dell’identitĆ , piĆ¹ legate allo status sociale e morale, cioĆØ al riconoscimento, rispetto alle patologie nervose di cui si occupavano Freud e la psicanalisi classica: sarĆ  per esempio argomento della lezione di Vittorio Lingiardi. Assieme a una ricognizione sulla salute mentale pubblica, come nel caso di Jessica Mariana Masucci, l’esplorazione dei confini tra mentale e sociale condurrĆ  anche a un’analisi della relazione concettuale tra salute e benessere, con Elisabetta Lalumera, e a una discussione del ruolo di cura e prossimitĆ  nella societĆ  del “capitalismo emozionale”, come farĆ  Estelle Ferrarese (Lectio “Coop Alleanza 3.0”). La trasformazione complessiva dell’offerta di cura psichica, nelle sue conseguenze teoriche e sociali, sarĆ  argomento della lezione di Simona Argentieri.

SarĆ  occasione anche per discutere le politiche dell’emotivismo collettivo e le fluttuazioni dell’opinione che contraddistinguono in particolare la dinamica social, ma non solo: sono i temi degli interventi di William Davies e Massimiliano Panarari (Lectio “Confindustria Emilia Area Centro”).

I malesseri che affliggono individui e societĆ  in un’epoca che pare all’insegna dello scontento, con le passioni del rancore che divorano i legami, saranno oggetto della lezione di Marcello Veneziani.

In un appuntamento fuori categoria che costituisce a un tempo un omaggio e un percorso paradigmatico nella relazione tra psichico e politico, paradosso e legge, Massimo Cacciari e Natalino Irti ripercorreranno temi e testi dell’opera di Franz Kafka (letture di Valter Malosti).


2. Esistenza. Etiche del SĆ©

Una seconda pista discende dalla prima e riguarda le diverse etiche del SĆ© che caratterizzano la societĆ  individualizzata, per ricostruire il luogo dove alberga Psiche, come nella lezione di Umberto Galimberti.

CiĆ² richiede un’operazione di genealogia culturale per inquadrare il contesto nel quale si ĆØ compiuta la rivoluzione della psicanalisi, con la teoria del soggetto e dell’inconscio che hanno sovvertito il modo in cui la ragione filosofica aveva fino ad allora presentato questa dimensione. A questa vera e propria invenzione culturale dell’inconscio ĆØ dedicata la lezione di Massimo Recalcati (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”), mentre Andrea Cavalletti ricostruirĆ  una storia culturale – tra psicologia, medicina e psichiatria – nella quale nell’Ottocento emerge un carattere radicalmente duplice del soggetto. Un lato oscuro della teoria freudiana ĆØ certamente la questione di genere: alle parzialitĆ  della psicanalisi nei confronti delle donne ĆØ dedicata la lezione di Silvia Lippi.

Interessano qui le diverse pratiche e i dispositivi mediante i quali costruiamo la nostra soggettivitĆ , sottoponendoci a forme di esercizio e allenamento. Questa edificazione del SĆ©Ā  sarĆ  delineata per esempio da Salvatore Natoli sottolineando la necessitĆ  di una nuova genealogia della morale. Queste pratiche possono avere una dimensione mistica o fondarsi su forme di attenzione filosofica, come sosterranno rispettivamente Marco Vannini e Luigina Mortari. Tuttavia questo allenamento per divenire se stessi non ĆØ mai pienamente autonomo, ma sempre anche, in diversa misura, etero-diretto, perchĆ© necessita del riconoscimento e dello sguardo altrui: pare che sempre piĆ¹ chiediamo agli altri di dirci chi siamo (come sosterrĆ  Michela Marzano nella sua Lectio “BPER Banca”), con conseguenze che possono anche essere infernali, come emergerĆ  dalla lezione di Barbara Carnevali. Questo sistema di aspettative su cui si fondano le nostre dinamiche psichiche affonda le sue radici in un substrato fenomenologico fondamentale per la filosofia del Novecento, condensato nelle teorie dell’angoscia di cui parlerĆ  Stefano Micali.

Particolare attenzione occorre dare a una fase cruciale della crescita e della nostra costruzione di un SĆ© adulto: la strettoia dell’adolescenza, il passaggio decisivo verso l’etĆ  adulta, pone interrogativi urgenti e chiama a responsabilitĆ  nuove, come mostrerĆ  Matteo Lancini.

3. Coscienza. Dal Cogito al cervello

Una terza pista ricostruisce il fronte filosofico e scientifico dello statuto della coscienza, tracciando la traiettoria moderna che dalla nascita cartesiana dell’idea di certezza ed evidenza del SĆ© conduce fino alla teoria della mente, alle scienze cognitive e al dibattito sul cervello come organo della coscienza. Due lezioni fissano il quadro teorico di questo immenso passaggio culturale: Anil Seth, nella Lectio “Gruppo Hera”, discuterĆ  la relazione tra vigilanza, coscienza, percezione, presenza a se stessi in una chiave neuroscientifica, mentre Thomas Fuchs metterĆ  a frutto gli strumenti della psicologia fenomenologica per indicare la relazione olistica che si stabilisce tra cervello e ambiente, mente e materia.

Interessano in questa chiave gli stati di coscienza, soprattutto nell’analisi di alcuni casi-limite. La questione ha a che fare anche con l’evoluzione delle tecnologie diagnostiche, come mostrerĆ  Daniela Perani, oltre che con le diverse mediazioni tecnologiche che impattano sui nostri sistemi percettivi, come nella lezione di Antonio Somaini. Su un piano epistemologico, la questione della relazione tra mente e percezione ĆØ peraltro un tema classico, racchiuso nel dibattito sul “mentalismo logico” di cui parlerĆ  Nicla Vassallo. All’intreccio tra mente, tecnologie e percezione, con la questione se le macchine possano essere coscienti, ĆØ dedicata anche la lezione di Maurizio Ferraris.

Il tema della coscienza riguarda inoltre un piano evoluzionistico. La questione del sentire che ĆØ alla base dei processi di coscienza ĆØ propria anche di microorganismi con sistemi nervosi poco complessi e cervelli miniaturizzati, come mostrerĆ  Giorgio Vallortigara, indicando un minimo comune denominatore tra forme di vita poste agli estremi della scala evolutiva. Nel caso delle varie specie di Homo, viceversa, i processi di encefalizzazione sono un indicatore fondamentale per apprezzare la variabilitĆ  tra i nostri “antenati”: ĆØ il tema della lezione di Giorgio Manzi.

4. Anima. Tra spirito e materia

Una quarta pista, concepita come traccia genealogica, risale all’idea stessa di anima (o psychĆ©), nel suo ruolo di mediazione tra spirito e materia, visibile e invisibile. Se ne ricostruirĆ  il quadro classico e arcaico, come faranno Giulio Guidorizzi e Ivano Dionigi, con interventi dedicati rispettivamente alla trasformazione del significato greco di psychĆ© da soffio vitale ad anima, e alla duplicitĆ  concettuale che in latino distingue “animus” (concetto psichico) e “anima” (principio vitale).

Sul terreno biblico Enzo Bianchi discuterĆ  una teologia dello spirito come potenza che “soffia dove vuole”. In una ricostruzione ermeneutica dell’episodio di Giacobbe e del suo enigmatico avversario, Roberto Esposito ricostruirĆ  il significato concettuale e culturale di questo evento, inteso come paradigma di un conflitto intrapsichico tra il SĆ© e la sua ombra.

In campo comparativo, con affondi nella storia delle religioni e nell’antropologia culturale, la questione dell’anima e di psiche verrĆ  delineata nella memoria egizia (con una lezione di Christian Greco sull’iconografia dell’anima e dei viaggi ultraterreni) e nella tradizione induistica (con un intervento di Giuliano Boccali su una favola che costituisce il corrispettivo induistico del racconto di Amore e Psiche).

Nel quadro moderno queste traiettorie si riconfigurano: in questa chiave Fulvio Ferrario discuterĆ  il contesto protestante relativo a peccato originale e libertĆ  di coscienza, mentre Francisco Jarauta dedicherĆ  una lezione alla tonalitĆ  malinconica dell’anima che pervade molta arte rinascimentale e post-rinascimentale. In un’incursione sul terreno letterario, Gaspare Polizzi discuterĆ  le categorie di “spirito”, “corpo” e “mente” che caratterizzano l’opera di Paul ValĆ©ry e la sua emblematica correlazione tra arte, filosofia e scienza.

Tale operazione di ricollocazione del tema consente di apprezzare appieno una tendenza rilevante dell’antropologia contemporanea, che va in cerca di contesti, pratiche e comunitĆ  nelle quali i confini tra natura e cultura, umano e animale, spirituale ed ecologico, sono tracciati in modo non conforme con quanto rappresentato nella modernitĆ  cartesiana. In questo si osservano analogie con le tradizioni filosofiche panteistiche di cui parlerĆ  Emanuele Dattilo. Non mancherĆ  un’analisi critica dei modi in cui il pensiero nativo viene integrato in proposte di spiritualitĆ  nelle quali sembra perdersi il contesto originario di riferimento di certe pratiche, tra sciamanesimo e promesse di guarigione: sarĆ  questo l’argomento della lezione di Stefano De Matteis.

Alla membrana che separa la realtĆ  dall’immaginazione, ossia l’esperienza onirica, ĆØ dedicato l’intervento di Umberto Curi che metterĆ  in rilievo come il lavoro del sogno sia manifestazione e consolidamento del vissuto.

5. Lezioni dei classici

CompleterĆ  come di consueto il programma filosofico la sezione “Lezione dei Classici”: grandi interpreti del pensiero filosofico discutono le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema “psiche”. Si tratterĆ  di un percorso attraverso diversi snodi legati alla costruzione dell’io e del soggetto, da quelli che inaugurano la modernitĆ , come nel caso di Montaigne (con la lezione di Nicola Panichi) e di Cartesio (con quella di Antonella Del Prete), alla riattivazione filosofica dell’idea di spirito in Hegel (nella lezione di Gianluca Garelli). L’intervento di Ingrid Basso sull’idea di angoscia di Kierkegaard introduce all’attenzione verso i fenomeni dell’esistenza individuale. Mentre la lezione di Armando Savignano su MarĆ­a Zambrano ĆØ dedicata a un’importante rielaborazione del sapere teologico e filosofico, quella di Judith Revel su Foucault presenta uno dei piĆ¹ importanti dispositivi di pensiero per elaborare la dimensione sociale e istituzionale dei saperi medici e psichiatrici.

Accostate alle diverse lezioni di impostazione storica presenti nel programma, le Lezioni dei classici compongono un quadro genealogico per misurare le trasformazioni dell’idea di psiche.


Mostre, installazioni, musica e spettacoli: i riflessi della psiche

Non solo cura e benessere, ma anche costruzione dell’identitĆ  individuale e delle relazioni sociali, capacitĆ  di percepire la realtĆ  e aspirazione dell’anima verso l’infinito: sono alcuni dei temi affrontati dal nutrito programma di eventi, tutti gratuiti, che affiancherĆ  le lezioni magistrali del festivalfilosofia dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo. Per tre giorni strade, piazze e palazzi si riempiranno di mostre, installazioni, concerti e spettacoli, ma anche di sperimentazioni con l’intelligenza artificiale, rassegne cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, in un programma che riserverĆ  ulteriori novitĆ  nelle prossime settimane

Il programma creativo del festivalfilosofia, che ogni anno si dipana su quasi duecento momenti di incontro su Modena, Carpi e Sassuolo, ĆØ un unicum nel panorama culturale. Costituisce infatti uno straordinario sforzo collettivo che porta a riflettere sulla stessa parola caratterizzante all’incirca un centinaio di enti e istituzioni radicati sul territorio, che nel giro di tre giorni concentrano una vastissima gamma di iniziative, tutte afferenti all’argomento del festival. Si verifica cosƬ un dialogo proficuo con il programma filosofico, i cui temi salienti vengono declinati nelle piĆ¹ diverse forme d’arte e di intrattenimento: vengono coniugate istanze e pratiche oltremodo differenziate in un complesso e diversificato meccanismo, il cui funzionamento testimonia una straordinaria attitudine al gioco di squadra, oltre alla capacitĆ  di accostare le forme della creazione a quelle della riflessione.
La dettagliata guida al programma creativo del festivalfilosofiaĀ (in allegato) consente di orientarsi fra i numerosissimi eventi, fornendo informazioni specifiche allo scopo di percorrerli per aree tematiche, tipologie, destinatari ed enti promotori.

La psiche ĆØ un concetto che si estende su diversi aspetti dell’umano: dalla coscienza all’anima, dalla mente alla personalitĆ . Anche quest’anno, il programma che affianca le lezioni del festivalfilosofia esplora le diverse declinazioni di una caratteristica fondamentale della nostra identitĆ .

All’interno del programma artistico dell’edizione 2024 – costituito da mostre, installazioni, musica e spettacoli – ĆØ possibile riconoscere un’articolata risonanza fra i temi affrontati: ciĆ² darĆ  la possibilitĆ  agli spettatori di seguire dei percorsi tematici attraverso opere d’arte, incontri, teatro, fotografia, concerti, performance, reading…

I quattro fulcri teorici attorno a cui si sviluppa il programma artistico del festivalfilosofia 2024 sono Io e noi, Coscienza e percezione, Salute mentale e dinamiche psicologiche, Spirito e assoluto.

La porositĆ  delle relazioni che si instaura grazie al sorgere delle emozioni, e alla loro condivisione, ĆØ il leitmotiv di Io e noi. Coscienza e percezione si concentra sulla psiche in quanto facoltĆ  che ci consente di accorgerci del mondo, e quindi di trasformare i dati sensoriali in pensiero e su di essi costruire l’identitĆ  che ci permette di dire “io”. Con Salute mentale e dinamiche psicologiche ci sforziamo di indagare l’evoluzione dell’approccio medico e clinico alla mente, nonchĆ© le infinite e complesse sfaccettature delle personalitĆ  sotto la lente della psicologia. Infine, in Spirito e assoluto, la psiche si fa anima e si pone in relazione con l’orizzonte dell’infinito, tramite le religioni e la spiritualitĆ .

 

 

(23 luglio 2024)

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