di Daniele Santi
Archiviata con spirito propagandistico la questione Caivano, con quel po’ di repressione che non fa mai male e che viene raccontata come rimedio, rimosse le intemperanze ghigliottiniste, il governo di Meloni & Fratelli d’Italia (e sorelle e cognati) non perde tempo e subito si trova un altro nemico. Su suggerimento di Salvini viene individuato immediatamente il commissari europeo Gentiloni reo di non tirare la volata A Bruxelles ai mal di pancia del Governo.
La scusa è la cosiddetta “qiestione ITA” e Meloni si prende il palcoscenico del G20 per inebriarsi del suo veleno su spinta salviniana: “È curioso che la Commissione Ue blocchi la soluzione al problema Ita” dice in conferenza stampa dopo la chiudura della kermesse potentifera. Paolo Gentiloni, nel nuovo racconto delle destre che hanno bisogno di aizzare contro un nuovo nemico, e a giorni alterni, il loro elettorato assetato di nemici, è un Commissario italiano che non ha a cuore gli interessi dell’Italia. cioè non risponde signorsì ai mal di pancia interni al governo Meloni.
Si ha la sensazione che il mal di pancia rientrerà in fretta, perché dubitiamo che Meloni voglia uscire dalle grazie della presidente Von der Leyen, perché non s’è mai visto un commissario europeo prono alle richiesta del governo del suo paese di provenienza, semmai si è visto il contrario: un paese che sosteneva a spada tratta il suo commissario il quale aveva così tutti i motivi per spendersi in sede europea. Ma la questione è un’altra: Meloni vuole Fitto al posto di Gentiloni dopo le europee 2024 e gioca le sue carte. Con molto anticipo e un eccessivo livore. Come è nelle corde di Meloni.
Dunque ecco pronto un altro rogo. Nessun odore di carne bruciata, non preoccupatevi. Meloni sa fin dove può spingersi con le polemiche e quando è il momento di smorzarle evitando di bruciarsi. Ci penseranno i colonnelli salviniani così alla canna del gas da cercare persino di superare a destra la presidente del Consiglio in una logica europea, se poi dovessero saltare i giochi in Italia chi se ne frega. Salvini mica sta dove sta per gli interessi dell’Italia.
(10 settembre 2023)
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