“L’approvazione dell’ordine del giorno sul salario minimo da parte del Consiglio Comunale di
Sassuolo è un passo avanti per la dignità dei lavoratori e la giustizia sociale. Questa battaglia non è finita: continueremo a lottare fino a quando in tutta Italia nessun lavoratore sarà costretto a salari da fame”, dichiara Alberto Bonettini, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Sassuolo.
L’ordine del giorno, approvato nella seduta del 27 febbraio 2025, impegna il Comune ad adottare misure concrete per garantire che nei bandi e negli appalti pubblici venga rispettata una soglia minima retributiva di 9 euro lordi l’ora, impedendo che con soldi pubblici si alimenti il lavoro povero.
“Questa è una battaglia storica del Movimento 5 Stelle e del Presidente Giuseppe Conte, che da mesi si batte per portare in Parlamento una legge sul salario minimo, bloccata solo dall’arroganza della destra e dall’indifferenza del Governo”, sottolinea Bonettini. “Mentre il resto d’Europa si muove nella direzione giusta, in Italia milioni di lavoratori continuano a essere sfruttati con paghe insufficienti a vivere con dignità. Ma Sassuolo oggi dimostra che i Comuni possono fare la loro parte e non restare in attesa di un governo che volta le spalle ai più deboli”.
Il Movimento 5 Stelle è in prima linea su questa battaglia e sarà protagonista della grande
manifestazione nazionale del 5 aprile a Roma, dove migliaia di cittadini e lavoratori scenderanno in piazza non solo per chiedere il salario minimo legale e un lavoro dignitoso, ma anche per denunciare le politiche fallimentari della destra, che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese con il caro energia e l’inerzia del Governo.
“Oggi, chi lavora per vivere è oppresso da stipendi bassi e costi proibitivi, con bollette insostenibili e nessuna risposta concreta da parte di chi ci governa. Il Governo Meloni si è schierato contro il salario minimo e si è dimostrato del tutto incapace di contrastare la speculazione sull’energia. Noi non ci stiamo e il 5 aprile il M5S sarà in piazza per ribadire che l’Italia deve cambiare rotta”, aggiunge Bonettini. “Ringraziamo tutti i consiglieri del PD, City Lab e Sassuolo Guarda Avanti, che hanno sostenuto questa proposta con convinzione. Ma il lavoro non è finito: vigileremo affinché questa misura sia attuata concretamente e continueremo a mobilitarci fino a quando il salario minimo non diventerà legge in tutta Italia”, conclude Bonettini.
(2 marzo 2025)
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