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Bretella Campogalliano-Sassuolo: “Valutare soluzioni più sostenibili”

Ok dal Consiglio comunale a due mozione illustrate da Abrate (Avs). Tra le richieste la sospensione delle attività di esproprio e deforestazione [.....]
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Bretella Campogalliano-Sassuolo: “Valutare soluzioni più sostenibili”

Promuovere tavoli di confronto con tutti i soggetti coinvolti per valutare proposte alternative e rivedere il progetto secondo parametri di sostenibilità e utilità pubblica, attivarsi per promuovere la mobilità sostenibile in particolare su ferro e, nel frattempo, richiedere la sospensione cautelativa delle attività di sfalcio e deforestazione avviate sul territorio comunale.

Sono le principali richieste delle due mozioni illustrate da Martino Abrate di Alleanza Verdi-Sinistra, primo firmatario di entrambe, e approvate in Consiglio comunale a Modena nella seduta di lunedì 27 ottobre sul tema della Bretella Campogalliano-Sassuolo.

Il primo documento, incentrato sugli indirizzi per uno sviluppo sostenibile del territorio, è stato presentato da Avs, Movimento 5 stelle e Pri – Azione Socialisti liberali e approvato con il voto favorevole di Pd, Avs e Movimento 5 stelle, contrario di Fratelli d’Italia e Lega Modena. La seconda mozione, relativa alla richiesta di sospensione delle attività di esproprio e deforestazione, è stata presentata in corso di seduta da Avs, Movimento 5 stelle e Pd e approvata con voto favorevole dei proponenti, contrario di Fratelli d’Italia.

Nel dettaglio, il primo documento chiede di attivarsi nelle sedi politiche e istituzionali competenti per promuovere l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione Emilia-Romagna, il Governo, le Province e i Comuni interessati, oltre che con Autobrennero, la società AutoCS (Autostrada Campogalliano Sassuolo Spa), Autostrade per l’Italia, RFI e tutte le altre autorità coinvolte, con l’obiettivo di valutare proposte alternative e di rivedere il progetto infrastrutturale in corso, alla luce dei principi di sostenibilità ambientale, utilità pubblica e tutela del territorio e dei cittadini che vivono nelle aree interessate dall’opera.

La mozione chiede, inoltre, di attivarsi presso tutti i livelli istituzionali competenti per promuovere l’inserimento, tra le infrastrutture strategiche per il territorio, “di interventi coerenti con le politiche e le strategie della mobilità di merci e persone su ferro”. Operazione, continua la mozione, che permetterebbe di “realizzare un progetto coordinato tra tutti gli attori coinvolti, al servizio dell’economia locale, della qualità ambientale, della riduzione della dipendenza da fonti fossili e capace di promuovere concretamente la mobilità sostenibile in un bacino altamente produttivo e vocato all’export, oltre a sostenerne la competitività”. Questo, ha spiegato il consigliere Abrate in Aula, alla luce del fatto che la Bretella è stata pensata in un contesto produttivo e infrastrutturale molto diverso da quello attuale, comportando un aggravio del traffico su gomma e quindi emissioni inquinanti, oltre alla cementificazione di circa 600mila metri quadrati di suolo agricolo. Il documento evidenzia, tra l’altro, che il tracciato dei collegamenti legati alla Bretella “impedisce l’ampliamento dello scalo merci di Cittanova-Marzaglia”, e conseguentemente “crea un gravissimo pregiudizio rispetto all’obiettivo del potenziamento dell’interscambio intermodale ferro-gomma”.

La seconda mozione chiede all’Amministrazione di richiedere la sospensione cautelativa delle attività di sfalcio e deforestazione attualmente avviate sul territorio comunale, in quanto “gli attuali espropri e relativi lavori preparatori nel tratto modenese rischierebbero di non essere coerenti con il nuovo tracciato”, richiesto dal Consiglio comunale di Modena attraverso la mozione approvata nel novembre 2023. Si chiede inoltre di promuovere un ulteriore tavolo di confronto istituzionale e tecnico che coinvolga i comuni di Modena, Campogalliano, Formigine, Fiorano, Sassuolo; la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, le autorità idrauliche (Autorità di bacino del Po e Agenzia interregionale del fiume Po) e AutoCS “per garantire che lo sviluppo infrastrutturale previsto sul territorio sia coerente con i principi di sostenibilità, trasparenza e tutela dell’interesse pubblico locale”.

 

 

(28 ottobre 2025)

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