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Dopo dieci anni di chiusura, riapre il Teatro Carani di Sassuolo

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Il Teatro Carani è aperto. Con la cerimonia di inaugurazione di questa mattina, alla presenza del Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani, della Presidente della Fondazione Teatro Carani Claudia Borelli e del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme ai soci fondatori e sostenitori, le autorità e tantissime e tantissimi sassolesi che hanno gremito nonostante il tempo incerto la centralissima Piazza Garibaldi, è stato dato ufficialmente il via alla nuova vita del Teatro Carani.

“Confesso di non aver dormito questa notte per l’emozione. — commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani, perché le veglie notturne del sindaco vanno messe al centro della scena — È un momento straordinario per la città, tutto merito di quelle famiglie e imprese che hanno investito tempo, energie e risorse per regalare nuovamente alla città il suo teatro ”

“È solamente l’inizio — aggiunge Claudia Borelli, presidente della Fondazione Teatro Carani — perché da oggi, con la stagione teatrale, inizia la nuova vita di un teatro che vuole essere soprattutto un punto di riferimento per le associazioni della città e per le famiglie”

“Quando le imprese si uniscono per il bene della comunità — ha aggiunto il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini — succedono cose straordinarie come quella di oggi: il Teatro Carani, la sua storia, la sua tradizione, tornano ad essere al centro della vita di Sassuolo e della Regione ”

Il Carani, luogo amatissimo da generazioni di sassolesi e non, riapre le porte grazie all’impegno della Fondazione Teatro Carani, che ha rilevato lo stabile e l’ha poi donato, completamente restaurato e rinnovato negli impianti, al Comune di Sassuolo, mantenendo per sé la gestione del teatro per i prossimi 9 anni. Il restauro è stato completamente finanziato dalla fondazione, che si è fatta coordinatrice di una importante opera di raccolta fondi che ha coinvolto moltissime aziende e istituti di credito del comprensorio ceramico.

Il taglio del nastro è stato seguito da una partecipatissima visita al teatro, che ha permesso a tutte e tutti di esplorare gli spazi completamente rinnovati.

Il Cinema Teatro Carani fu costruito nel 1930 su committenza dei cugini Mario ed Eugenio Carani, che affidarono il progetto all’Ingegnere edile Zeno Carani; costruito in soli 10 mesi, il progetto edilizio prevedeva ampio uso di cemento armato, novità rilevante per l’epoca, sia nella costruzione delle gallerie a sbalzo che nelle capriate reticolari della copertura, ospitante, tra l’altro, una cupola apribile per il raffrescamento estivo della sala; opera grandiosa per il periodo, aprì i battenti il giorno di Natale del 1930, nel plauso generale di stampa e pubblico che salutò la presenza a Sassuolo di una elegante sala che poteva ospitare fino a 1600 posti a sedere, posizionandosi tra le più ampie della Regione (la città nel 1931 aveva 11.633 abitanti).

Un volantino inaugurale del Teatro rivela lo spirito del tempo: “il 25 dicembre 1930 si apre al pubblico il nuovo grandioso Teatro Carani, vanto non solo di Sassuolo, ma d’Italia. D’ora in poi anche il forestiero più esigente vedrà che da noi non abbiamo nulla da invidiare alle città, in questo campo. Il Teatro Carani non vuole essere solo mirabile nella sua costruzione. Vuole essere e sarà un tempio dell’arte, un centro di svago nobile, di vita, di progresso, al quale affluirà la parte migliore del pubblico, quella che, dopo aver dedicato la giornata all’intenso lavoro, ha ben diritto di riposare e ritemprare lo spirito… per la maggiore prosperità cittadina e della nazione”.

È seguendo questo spirito che il Teatro Carani, dopo quasi dieci anni di chiusura, riapre le sue porte.

LA RISTRUTTURAZIONE

Il progetto, curato dalla società Enerplan di Carpi, in partnership con lo studio Archea di Sassuolo e studio CGROUP di Formigine, è improntato alla conservazione della struttura e dello stile art déco tipici dell’edificio, che è stato però completamente rinnovato nel comfort e nelle dotazioni impiantistiche e di sicurezza.

Il pubblico del nuovo Teatro Carani ritroverà molti elementi originali, tutti restaurati: la biglietteria, le porte, i pavimenti, le pareti decorative e i grandi specchi e i lampadari di Murano inseriti negli anni Settanta. I pavimenti della platea e delle gallerie saranno invece rifatti in elegante parquet di legno. Vero cuore del progetto di restauro è la dotazione impiantistica. Per il comfort ambientale è stato installato un efficiente e innovativo impianto di climatizzazione a funzionamento geotermico, che consentirà un efficace ed economico riscaldamento e raffrescamento dell’intera struttura per il suo utilizzo sia in estate che in inverno. Il rinnovo completo delle attrezzature audio-video digitali ha introdotto strumentazioni di ultimissima generazione che consentiranno lo svolgimento di ogni tipo di spettacoli, oltre alle proiezioni cinematografiche. In particolare, l’acustica è stata curata nei dettagli e ottimizzata per una fruizione ottimale da ogni ordine di posti. Inoltre, in caso di necessità, l’accessibilità ai piani sarà facilitata dalla presenza di un ascensore.

LA SETTIMANA INAUGURALE

Dopo la cerimonia in piazza e le visite fino alle ore 14:00, la giornata inaugurale culminerà con il concerto di Nek delle ore 21. Il celebre cantautore sassolese reduce dal Festival di Sanremo e dal successo alla conduzione su Rai Due del programma “Dalla strada al palco” torna sul palco in cui mosse i primi passi nella musica per un indimenticabile concerto di inaugurazione.

Questo, però, sarà solamente l’inizio di un’intera settimana di appuntamenti realizzati appositamente per festeggiare la riapertura del Teatro. Si parte alle 11 di domani, domenica 3 marzo, con “Quando le stelle cantavano al Carani”, un omaggio, insieme a Leo Turrini e Marco Dieci, alle memorabili esibizioni musicali che hanno costellato la storia del teatro, mentre alle 16 lo spettacolo “Clown in libertà” di Teatro Necessario offrirà divertimento per tutta la famiglia con le peripezie di tre talentuosi clown. La giornata si concluderà alle 18,30 con “Aperitivo in musica”, un’occasione per godere di un’atmosfera rilassata con musica dal vivo nel foyer del teatro. Lunedì 4 marzo è dedicato al cinema con “Il Re(gista) è nudo” alle 21, un viaggio guidato attraverso i film che raccontano il cinema stesso. Martedì 5 marzo alle 21 “Genius Loci” celebrerà le figure di Sassuolo che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia e nella cultura. Mercoledì 6 marzo un altro appuntamento speciale ed emozionante con “Due voci intorno a un fuoco”, alle 21, con Alberto Bertoli in dialogo virtuale insieme al padre Pierangelo attraverso le loro canzoni. Venerdì 8 marzo sempre alle 21, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, “Basta mimose!” unirà le molte associazioni teatrali sassolesi in una riflessione su cosa significhi l’8 marzo oggi, attraverso diversi “atti di lotta gentile”. Sabato 9 marzo “Ouverture” unirà musica classica e tradizione, con la partecipazione di storiche istituzioni musicali sassolesi a partire dalle 21. La settimana si concluderà domenica 10 marzo, con “Tra le note del cinema” alle 11, un viaggio attraverso le colonne sonore dei film più amati, e “Carani Lounge” alle 17,30, trasformando la platea del Carani in una pista da ballo per il djset finale. Da li in poi la vera e propria stagione teatrale, della quale si potranno trovare tutti i dettagli sul sito internet del Crani all’indirizzo www.teatrocarani.it.

 

 

(2 marzo 2024)

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