di Redazione #Cronaca twitter@modenanewsgaia #Modena
Tutto è iniziato con una telefonata al 112 da parte di un contadino che, da diversi giorni, aveva notato un insolito andirivieni nei pressi di un casolare abbandonato a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena. La segnalazione parlava di una Volkswagen Polo bianca e un uomo con diversi tatuaggi al braccio. Sulla base di questa segnalazione, i Carabinieri della Tenenza di Castelfranco, ritenendo che il casolare abbandonato potesse essere utilizzato per nascondere sostanza stupefacente, hanno proceduto ad un accurato controllo dello stabile, rinvenendo così un bilancino di precisione occultato all’interno di uno dei grossi tubi accatastati al suo interno. Nei giorni successivi i militari si sono quindi appostati fino a quando, il 2 maggio, hanno visto arrivare una utilitaria nera, seguita a debita distanza dalla Polo bianca che si fermava sulla strada principale per fare da palo, dalla quale scendeva un uomo che entrava furtivamente nel fienile.
A questo punto i Carabinieri hanno fatto irruzione nel casolare e hanno sorpreso un cittadino straniero nell’atto di nascondere nel tubo un vecchio calzino contenente 4 confezioni termosaldate di cellophane con all’interno 22 gr complessivi di cocaina in pietre. Immediatamente bloccato, l’uomo è stato quindi trovato in possesso di circa 1700 euro suddivisi in banconote di vario taglio. Nel frattempo, l’uomo alla guida della Polo, un trentenne straniero, non vedendo tornare il complice, si è avvicinato a piedi al fienile per poi scappare a bordo della sua auto. La fuga è però durata solo qualche metro perché l’uomo è stato bloccato da un’altra pattuglia appostata nei dintorni. Anche lui è stato trovato in possesso di 600 euro in contanti. Un ulteriore involucro con 3 grammi di cocaina è poi stato rinvenuto nella sua auto.
I due sono stati arrestati e rinchiusi presso la casa circondariale di Bologna.
(7 maggio 2020)
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