Missili contro quelli che l’India ha definito “obbiettivi terroristici” a Islamabad, capitale del Pakistan dopo l’attentato nella regione contesa del Kashmir dei giorni scorsi del quale il Pakistan ha negato ogni responsabilità. Il governo indiano, scrive Repubblica, ha lanciato trentuno missili che hanno colpito almeno nove infrastrutture nel Kashmir controllato dal Pakistan e nel resto del Paese.
I morti sono trentuno, tutti civili, e 46 i feriti dovuti all’attacco, secondo il portavoce dell’esercito pakistano che ha denunciato la morte di “due bambine di tre anni”, in una moschea di Bahawalpur, nel Punjab pakistano, collegata secondo l’intelligence indiana a gruppi armati del Kashmir.
Azioni che somigliano tristemente a ciò che succede a Gaza per mano israeliana agli ordini di Netanyahu e che mettono a rischio un sempre più precario equilibrio mondiale.
(7 maggio 2025)
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India-Pakistan, missili indiani su Islamabad: 31 morti
