di Redazione Spettacoli
Dopo il debutto a VIE Festival, Karnival della coreografa e danzatrice residente in ERT Michela Lucenti, prosegue la sua tournée e arriva al Teatro Storchi di Modena domenica 4 dicembre alle ore 16.00. Lo spettacolo è parte della rassegna di danza Carne – focus di drammaturgia fisica, curata dalla stessa Lucenti ed è una coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile, TPE – Teatro Piemonte Europa, CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG.
Dopo la data modenese, Karnival è atteso il 6 e il 7 dicembre al Teatro Astra di Torino e il 14 dicembre in un altro teatro ERT, il Bonci di Cesena.
La replica al Teatro Storchi è sovratitolata per permettere alle persone con ipoacusia o sordità di poter seguire il lavoro nella sua completezza.
In continuità con l’attività artistica di Balletto Civile, che fin dalle sue origini nel 2003 è animato da una forte tensione etica e dalla ricerca di un linguaggio scenico totale, Karnival procede per partiture fisiche che si mescolano a parole, immagini, musica e danza. Il lavoro è dedicato al Carnevale, inteso come un rito laico atto a esorcizzare la morte, una «festa che celebra la vita attraverso la sua negazione» e, proprio per questo, partecipandovi è possibile accedere alla dimensione naturale del tempo.
Ambientata in un hotel che porta lo stesso nome dello spettacolo, l’azione si svolge nella settimana del Carnevale «che per noi va dal Giovedì Grasso al Mercoledì delle Ceneri» ed è scandita in quattro momenti, corrispondenti alle fasi del rito e a quelli attraversati dai misteriosi personaggi: paura, cerimonia, burla, epilogo tragico.
Attraverso una situazione che richiama un giallo alla David Lynch e un soundscape complesso su tre livelli (musica dal vivo, sound design e composizioni originali), Balletto Civile affronta il tema della perdita di sacralità del rito e della ritualità stessa nel nostro contemporaneo, in cui il rapporto con il tempo pare essersi dissolto. A questa crisi si accompagna quella della comunità: «La drammaturgia è nata per sottrazione durante le prove – commenta Michela Lucenti – andando a organizzare il lavoro di improvvisazione dei performer, utilizzando macerie di scene e avvenimenti propriamente tragici, mescolandoli a partiture di movimenti gestuali e a veri geyser di suono e corpo. Abbiamo con noi un giovane e talentuosissimo percussionista che scandisce attraverso la ritmica lo scorrere del montaggio; i canti composti e il disegno sonoro più complesso contribuiscono a creare una continua atmosfera musicale che costituisce la “bolla” di ricezione dello spettacolo che per noi è fondamentale».
Michela Lucenti conosce la compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik. Frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente incontra l’ultima fase della ricerca di Jerzy Grotowski, negli insegnamenti di Thomas Richards. Nel 2003, come naturale prosecuzione dell’esperienza de l’Impasto Comunità Teatrale Nomade, fonda Balletto Civile, progetto artistico animato da una forte tensione etica. Fin dal 2003 il CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG ha sostenuto e prodotto i primi spettacoli. Tra il 2005 e il 2007 la collaborazione con Valter Malosti ha portato alla creazione degli spettacoli The Sound of a Voice di Philip Glass, Disco Pigs di Enda Walsh, Nietsche/Ecce Homo, Macbeth e Venere e Adone da Shakespeare. Il periodo successivo è caratterizzato dall’incontro con il Direttore della Biennale Danza di Venezia, Ismael Ivo, che l’ha scelta prima come interprete nel 2007 in Il Mercato del Corpo e nel 2008 le ha commissionato la creazione di Creature. Dal 2009 al 2014 Michela Lucenti e Balletto Civile sono stati in residenza presso la Fondazione Teatro Due di Parma: in questi anni nascono molti spettacoli di grande successo tra cui How long is now e Il Sacro della Primavera. Balletto Civile ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio ANCT nel 2010 e nel 2012; il Premio Hystrio Corpo a Corpo nel 2016; nel 2017 con Bad Lambs vince il Premio Danza&Danza come Miglior Produzione dell’anno. Di recente alla compagnia sono stati assegnati il Premio Rete Critica nel 2020 nella sezione Danza e immagini con lo spettacolo M.A.D. Museo Antropologico del Danzatore e il Premio Ivo Chiesa Miglior Coreografia nel 2021. Dal 2022 Michela Lucenti è artista associata di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e cura il focus di drammaturgia fisica Carne.
(3 dicembre 2022)
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