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Nata nel 2015 e diretta da Claudio Longhi, la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT Fondazione, con sede a Modena, rinnova il proprio obiettivo di formare interpreti internazionali che, forti della tradizione scenica italiana, siano capaci di affrontare anche culture e mondi teatrali diversi senza rinunciare alla propria identità.
Dalla stagione 2016/2017, i percorsi di formazione della Scuola sono approvati dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo; il finanziamento regionale consente di fornire un servizio totalmente gratuito per gli allievi, selezionati tramite bando pubblico.
Nell’ambito dell’Operazione Pratiche internazionali di pedagogia dell’attore alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, approvata dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, per gli attori professionisti che desiderano un’occasione di approfondimento o specializzazione dei linguaggi e delle pratiche sceniche, Emilia Romagna Teatro Fondazione promuove il bando di selezione per il corso Perfezionamento attoriale – Manifesto/Manifesti: per una poetica dell’azione, affidato dal Direttore Claudio Longhi a due artisti uruguaiani di fama internazionale, Sergio Blanco (drammaturgo e regista) e Gabriel Calderón (drammaturgo, attore e regista teatrale). Blanco e Calderón guideranno gli allievi in un lungo percorso di alta formazione (della durata di 600 ore) alla scoperta della “forma manifesto” e delle sue possibili implicazioni e derivazioni. Il corso si svolgerà a Modena, con la possibilità di realizzare una parte delle lezioni in altre sedi del sistema ERT Fondazione.
L’autofinzione, la relazione tra il vissuto personale e il gioco teatrale, i legami familiari, la finzione pura sono alcuni degli elementi che si fondono nell’intreccio drammaturgico alla base delle messe in scena di Sergio Blanco e Gabriel Calderón. Per questo progetto i due artisti hanno immaginato una sfida tra loro, che coinvolgerà anche i partecipanti al corso: Gabriel Calderón ha invitato Sergio Blanco a cimentarsi in un nuovo esercizio di autofinzione in cui, per la prima volta, anziché uccidere se stesso o un suo familiare (come è solito fare nei suoi testi), dovrà “resuscitare” e riportare alla vita sua sorella, mentre Sergio Blanco ha sfidato il collega a “uccidere” la sua, di sorella, attraverso la poetica sospesa tra humor e immaginazione, determinante nei suoi lavori basati sulla finzione pura. L’ideale “arma prescelta” per condurre questo duello sarà la creazione di un nuovo manifesto.
Lo strumento principale del corso sarà il workshop pratico. Pedagogia e sperimentazione teatrale accompagneranno gli allievi in tutto il processo formativo, al termine del quale verrà proposta una presentazione pubblica, nei giorni 24 e 25 ottobre 2020: la poetica e il teatro, il dialogo con la città, i rapporti tra fratelli e sorelle, i manifesti, la vita e la morte saranno al centro della mise en espace.
Per una parte degli allievi, inoltre, il percorso formativo prevede un’opportunità di diretto coinvolgimento nella vita produttiva del teatro. Nella primavera del 2021, Sergio Blanco e Gabriel Calderón firmeranno infatti per ERT Fondazione la regia di uno spettacolo, i cui interpreti saranno selezionati tra gli allievi che avranno portato a conclusione il percorso formativo e avranno così raggiunto il necessario grado di perfezionamento.
I DOCENTI
Sergio Blanco (1971), drammaturgo e regista pluripremiato, uruguaiano di nascita e francese d’adozione, è considerato una delle rivelazioni della drammaturgia contemporanea per la potente scrittura fondata sul principio di autofinzione: dato reale, biografico o autobiografico si fondono sul palcoscenico con la finzione, si trasformano attraverso la poetizzazione, si trasfigurano, si deformano, sfumano in diversi modi di raccontare se stesso e gli altri. Rappresentato per la prima volta in Italia nel corso di VIE Festival 2019, lo spettacolo El bramido de Düsseldorf è stato finalista ai Premi Ubu 2019 come Miglior Spettacolo Straniero.
L’irruzione del regista, autore e attore uruguaiano, Gabriel Calderón (1982) nel panorama teatrale nazionale e internazionale è stata segnata da un’impronta fortemente generazionale e da un atteggiamento provocatorio nei confronti dei discorsi e linguaggi consolidati dalla tradizione. Oggi i suoi spettacoli sono rappresentati in Argentina, Brasile, Panama, Perù, Messico, Stati Uniti ed Europa (Ex – que revienten los actores è stato il suo primo lavoro portato in scena in Italia durante VIE Festival 2019). Quello di Calderón è un linguaggio molto personale che include elementi di melodramma, fantascienza e umorismo come chiavi essenziali del discorso tragico.
Fino al 15 marzo è possibile inviare la propria candidatura.
Il bando completo pubblicato sul sito: scuola.emiliaromagnateatro.com
Informazioni: 059214039 | scuola@emiliaromagnateatro.com
(Operazione “Pratiche internazionali di pedagogia dell’attore alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro” – Rif. PA 2019-11938/RER, approvata con DGR 1381/2019 del 05/08/2019 e cofinanziata da Fondo Sociale Europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna (prog.1)
(4 febbraio 2020)
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