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Tutti i miliardi che mancano alle promesse di Meloni

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Dopo la tassa “giusta” sui “profitti ingiusti” in un esercizio di retorica poco efficace e ancor meno credibile, trattandosi ormai degli ultimi giorni prima delle ferie – in masseria, ché non siam mica dei poveracci che vogliono stare sul divano pretendo di essere mantenuti dallo stato – ecco la prode presidente del Consiglio polemizzare con Bonaccini che le ha ricordato che in Emilia-Romagna nn s’è visto un soldo, solo promesse. Lei, mirabile esempio di retorica garbatelliana, risponde piccatissima accusando Bonaccini di volere visibilità, come se ne avesse bisogno, e dicendo che lo stato ha già “stanziato quattro miliardi e mezzo di euro”. Dimentica, l’acorbatica oratrice, la differenza tra stanziareerogare.

Ricorriamo ai dizionari, dicasi vocabolari, così pour divertissement, ché Lei è poliglotta:

STANZIARE. Nel linguaggio finanziario, assegnare una somma a un determinato scopo, iscrivere una spesa in un bilancio preventivo.

EROGARE. Destinare una somma per uno scopo determinato, per lo più per beneficenza o per opere pubbliche.

Ne deriverebbe, se non fossimo così ignoranti, che una somma stanziata, nel caso specifico per opere pubbliche, per poter essere utilizzata destinandola agli scopi decisi al momento dello stanziamento, deve essere erogata, almeno dovrebbe, e cioè essere disponibile su un conto corrente, a volerla mettere giù dura, per poter essere spesa. Insomma se non si erogano i denari, come sanno bene quelli che il governo Meloni ha lasciato senza reddito di cittadinanza e senza una degna sostituzione comunicando via SMS (sbagliati), si può stanziare quello che si vuole, ma i soldi non si possono spendere. E tutto resta coma sta.

Poi ci sono tutte le altre promesse elettorali, mantenute pochissime, per le quali non ci sono le coperture e non ci sono più nemmeno un Di Maio o un Toninelli ai quali dare la colpa di credere che 1+1 faccia 3. Così tocca passare qualche giorno nella masseria pugliese preferita dalla presidente del Consiglio, superblidata, in pace con tradizionale famiglia italiana e beneamato e augusto cognato, in luogo dignitoso – e mica suites da 5000 euro a notte, che qualcuno lo ha già suggerito e la gente è maligna e straparla.

Tutto quello che si capisce oggi è che la misura della tassazione degli extraprofitti delle banche ha sollevato un polverone agghiacciante, bruciato 9 miliardi in borsa di titoli bancari (sui quali molti piccoli risparmiatori avevano investito, circa un 30% del totale, raccontavano pericolosi giornali bolscevichi) non servirà a un accidente perché tra nuove discussioni, nuovi accordi, un vedremo a settembre, un ci pensa Giorgetti e un’altra smargiassata di Salvini con Topolino in mano, se riescono a portare a casa un miliardo e 200 milioni a farla grassa, sono fortunati.

E poi c’è mezza Italia che aspetta il resto del miracolo del governo Meloni quando tutti gli indicatori internazionali dicono che la crescita economica dell’Italia si ridurrà di due terzi nel terzo quadrimestre. Di questo, come delle parole alluvione e soldi disponibili nell’ultimo messaggio di 27 minuti (!!!) della presidente del Consiglio (mandato in onda integralmente da Rainews senza nessun intervento giornalistico) non v’è traccia.

E poi, fioccano feroci e malevole indiscrezioni comuniste che raccontano di come dentro Forza Italia di un certo piglio bolscevico-destroide della presidente del Consiglio ne abbiano fin qui. Se stanno ancora sul carro è solo perché non ci salga Renzi. Che è prontissimo.

 

 

(13 agosto 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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