Chiude per sessanta giorni, per importanti lavori di riqualificazione,Ā ilĀ ponte di Veggia che rimarrĆ chiuso al transito dal 16 giugno al 16 agostoĀ (per 60 giorni complessivi) “in modo da limitare i disagi il più possibile, lontani dal periodo scolastico ed evitando interferenze con eventi strategici come il Cersaie. Il cantiere non può essere rimandato perchĆ© farlo significherebbe rischiare la perdita dei finanziamenti PNRR e soprattutto lasciare il territorio senza una rete sicura per il traffico pesante (ad oggi non ci sono alternative in caso di blocchi sul ponte del Secchia, della provinciale)”.
CosƬ informava un paio di settimane fa una nota stampa del Comune di Sassuolo. Comunicato che proseguiva:
āLāAmministrazione ha istituito un Tavolo di Coordinamento permanente, coinvolgendo istituzioni, autoritĆ competenti e rappresentanze economiche. Sono state attivate azioni concrete, tra cui: la continuitĆ del servizio di Trasporto Pubblico Locale, lāorganizzazione dei percorsi alternativi, il confronto costante con le imprese del distretto industriale, il monitoraggio operativo delle criticitĆ . Lāimpresa affidataria sta giĆ operando nel rispetto del cronoprogramma, passando a doppi turni e anche lavorazioni notturne nella fase di chiusura totale. Nonostante condizioni meteorologiche difficili nel 2024, non sono state richieste sospensioni e il termine di esecuzione (410 giorni complessivi) ĆØ confermatoā
LāAssessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli ha introdotto in questo modo, nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera, la risposta allāinterrogazione delle opposizioni riguardante i prossimi lavori di sistemazione del ponte Veggia.
Il quadro economico complessivo ammonta a circa 8,35 milioni di euro, coperti anche fondi PNRR, regionali e dei due comuni. Al termine dellāintervento il ponte sarĆ pienamente transitabile per mezzi pesanti, meno esposto a chiusure improvvise in caso di piene, più resiliente per la mobilitĆ e la competitivitĆ del Distretto e verrĆ realizzato un nuovo percorso protetto da guard-rail, largo circa 120 cm, migliorando la sicurezza di chi si muove a piedi o in biciclettaā.
āLa chiusura del Ponte della Veggia ā ha proseguito lāAssessore – per circa 60 giorni era giĆ prevista nella fase progettuale, come indicato nel Progetto Definitivo approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 79 del 7 aprile 2023 e confermato nel Progetto Esecutivo (DGC n. 210 del 13 ottobre 2023). Le lavorazioni di consolidamento strutturale richiedono interventi simultanei su tutta la sezione trasversale: il senso unico alternato non sarebbe stato tecnicamente compatibile nĆ© con le esigenze di sicurezza dei lavoratori nĆ© con le esigenze statiche del ponte; inoltre ĆØ stato simulato che le lunghe code derivanti da un sistema semaforico andrebbero a bloccare le rispettive viabilitĆ cittadineā.
āSono state ipotizzate soluzioni alternative come l’installazione di un ponte Bailey Ā – ha proseguito Zilioli – ma sono risultate non praticabili per i costi sproporzionati (oltre 1 milione di euro) rispetto alla durata della chiusura, i tempi lunghi richiesti per le autorizzazioni e soprattutto per la mancanza di efficacia di questa soluzione, perchĆ© il ponte sarebbe ad una corsia e quindi con sistema semaforico a senso alternato, con le problematiche ben conosciute. Per rendere funzionale un ponte temporaneo, inoltre, ĆØ necessaria una serie di ricuciture viabilistiche (es rampe, infrastruttureā¦) con la viabilitĆ esistente in zone delicate da un punto di vista naturalistico e soprattutto idraulico.
GiĆ dal mese di febbraio sono stati avviati contatti con il Consorzio di Bonifica dellāEmilia Centrale per verificare lāutilizzo emergenziale della Traversa di San Michele. Le verifiche tecniche sono ancora in corso, in coordinamento con le Forze dellāOrdine, relativamente alle modalitĆ per garantirne lāidoneitĆ come percorso di emergenzaā.
āIl cantiere in corso ĆØ particolarmente complesso ā ha concluso lāAssessore David Zilioli – Ā si interviene su unāinfrastruttura che ha oltre cento anni di vita e che richiede oggi opere di consolidamento strutturale non più rinviabili. Comprendiamo pienamente le preoccupazioni diffuse, che sono anche nostre, ma il senso di responsabilitĆ impone di non rimandare gli interventi e di non stabilizzare situazioni precarie con richieste o aspettative che, tecnicamente o normativamente, non risultano praticabiliā.
(15 giugno 2025)
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