Teatro Ermanno Fabbri di Vignola #Inscena “Riccardo 3”, il 18 dicembre

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foto: Luca Del Pio

di Redazione #Vignola twitter@modenanewsgaia #Inscena

 

Mercoledì 18 dicembre alle ore 21.00 va in scena al Teatro Ermanno Fabbri di “Vignola Riccardo3”, una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione che segna la felice e duratura collaborazione con Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

Il testo, un adattamento di Francesco Niccolini, rilegge in chiave contemporanea un grande classico di Shakespeare: Riccardo III, oggi demone recluso e indomito, viene qui sottratto al medioevo inglese e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non sarà una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante”. L’ambientazione non è quella di una sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico è tutto bianco e verde acido, pareti che ricordano molto da vicino la stanza di un ospedale: un letto, una sedia a rotelle, un grande specchio. Forse ci troviamo all’interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale e forse stiamo per assistere a una terapia sperimentale che porterà un paziente ad affrontare gli orrori di cui si è macchiato. O forse siamo proprio dentro la sua mente abitata da incubi e fantasmi.

In scena Enzo Vetrano nel ruolo di Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella è tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley.

La terapia/psicodramma ha inizio: la corona passa da una testa a un’altra, la ghigliottina si abbatte feroce, le campane suonano a festa o a morto, mentre un corvo si aggira, come se quel luogo gli appartenesse. E soprattutto, c’è un’iniezione che incombe come una spada di Damocle. O piuttosto di Richmond, in questo caso. In un luogo pieno di fantasmi, rivive la vicenda di Riccardo di Gloucester – il malvagio più malvagio, ma al tempo stesso più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano – e dei suoi omicidi seriali, ma, al momento del gran finale, giusto un istante prima della morte («Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!») Riccardo risorge dai suoi peccati e con il suo ultimo monologo visionario si congeda, accoglie la liberazione che gli giunge non dalla spada di Richmond ma dall’iniezione che gli viene somministrata: sedato, ridotto alla passività. È l’inizio del recupero o la fine della speranza? È solo questione di tempo oppure quella iniezione è una conquista che permette la liberazione definitiva dal male?

Parafrasando Macbeth e il suo «Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow», a noi resta soltanto un «Forse e Forse e ancora Forse». L’unica cosa di cui siamo sicuri è che ora il protagonista – dopo aver riconosciuto il sangue versato – è annichilito.

Uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza degli incubi: le vecchie foto, le incisioni sbiadite e le apparizioni, in cui i “forse” sono più delle certezze e governano la messa in scena, gli scambi di ruoli, le ambiguità dei personaggi.

Riccardo3 – L’avversario
di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al “Riccardo III” di William Shakespeare e ai crimini di Jean-Claude Romand
regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella
assistenti alla regia Lorenzo Galletti, Roberto Aldorasi
scene e costumi Mela Dell’Erba
luci Max Mugnai
macchinista Lorenzo Galletti, elettricista Antonio Rinaldi, fonico Giacomo Polverino
organizzazione Lorenzo Galletti, amministrazione Valentina Strambi
scena costruita nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
capo costruttore Gioacchino Gramolini, costruttori Riccardo Betti, Marco Fieni, Sergio Puzzo
scenografo decoratore Lucia Bramati
realizzazione costumi Maison Bizarre, sarta Susanna Fabbrini
foto Luca Del Pia
produzione Arca Azzurra Produzioni | ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Le Tre Corde / Compagnia Vetrano Randisi

Informazioni e prenotazioni Teatro Ermanno Fabbri: tlf 0592136021

 

(17 dicembre 2019)

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