di Giancarlo Grassi #maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Calabria2020
Sono giorni difficili: si perdono le elezioni regionali, si scivola quasi venti punti più sotto di quanto deliravano i sondaggi un anno fa, si perdono quattro città chiave in Lombardia, in rapida successione si perdono l’Emilia-Romagna e la Toscana, dopo avere perso la Puglia dove ha accusato la campagna elettorale “sbagliata” – che lui stesso aveva imposto – dopo avere visto la vittoria delle regioni dove i candidati sono di Fratelli d’Italia e Zaia triplicare i voti salviniani in Veneto, il Matteo urlatore perde anche Reggio Calabria al ballottaggio. Capitan Capitombolo non ce la fa più e non gli resta che gridare che il governo è disunito.
Sono sedici i punti che Salvini e il suo candidato si sono presi dal Sindaco uscente Falcomatà, 37 anni, che conquista la conferma al termine di una campagna elettorale conclusa con una vittoria clamorosa visti numeri al ballottaggio. E se il centrodestra piange il Salvini del cuoio dissolvi non può certo ridere, perché nonostante le sue entrate elefantesche nel mondo dei cristalli della destra calabrese, la sua Lega è ridotta ai minimi. Una pena per la Lega nazionale del prima i calabresi, prima i pugliesi, prima i napoletani, prima i siciliani e ultimi i leghisti.
Chi l’avrebbe mai detto, a parte noi che lo scriviamo da mesi?
(6 ottobre 2020)
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