di Redazione, #Politica
Siamo nella settimana che ci si prepara alla Pasqua e nel Consiglio Comunale di Sassuolo si è compiuto un atto politicamente blasfemo, alla unanimità. Per maggiore chiarezza, ci sarà da leggere l’atto deliberativo nel quale il Comune di Sassuolo, assegna alla partecipata SGP le indicazioni per la gestione della gara di affidamento del servizio distribuzione del gas attualmente gestito, da Hera spa.
Da quello che si è capito, nonostante i problemi dovuti alla seduta in videoconferenza, c’è la possibilità di vendere alla società vincitrice dell’appalto, le reti del gas, appunto in pancia alla società SGP. Si è capito che una importante società di valutazione di tali fattispecie ha parlato di 10.000.000 di euro.
A nostro avviso, una bestemmia, per stare ai precetti pasquali, e poco rispetto per i programmatori politici dell’epoca, che credevano in una società sassolese equilibrata e non preda di facile prurito finanziario.
Fin dal 1993, con la costituzione di una società tra il Comune e la società Sassuolo gas spa denominata SEACS per la gestione dei servizi energetico/ ambientali. Nel 1994, apertura della società ai Comuni del distretto ceramico con la costituzione di SAT, poi spolpata da EDISON, con una miliardaria plusvalenza e comprata, per un piatto di gnocco fritto, da HERA spa. Ebbene, nessuno ha parlato che SGP ha iscritto in bilancio il valore delle reti del gas in 10.700.000 euro, con ammortamenti, al 31 dicembre 2019, di euro 2.040.938 e produce un ricavo, di 583.343, per affitto ad Hera….stranamente , mai aumentato. Qualcuno ha parlato della grazie salvifica dei 10 milioni di euro, visti i debiti del Comune e di SGP……g iusto, ma nessuno ha parlato delle tasse da calare, operazione da fare subito visto che la delibera è passata all’unanimità e già viaggia per la meta ambita.
(1 aprile 2021)
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