Nato da un progetto promosso, finanziato e coordinato dal Ministero della Cultura in accordo con gli enti locali dei territori coinvolti, ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio compreso tra Emilia–Romagna e Garfagnana che dal XIV al XIX secolo ha fatto parte, con alterne fortune, dello Stato Estense, il più longevo ed esteso territorio italiano dominato, senza soluzione di continuità, dalla stessa dinastia.
Una #Bella storia che si svolge lungo un naturale asse geografico che si sviluppa da Est a Ovest, alla ricerca di una trama narrativa coerente che conduce il viaggiatore, a partire dal cicloturista, o dall’ecoturista in generale, alla scoperta di nuovi orizzonti culturali sul piano intellettuale ed emotivo.
Dai paesaggi metafisici costellati dalle Delizie Estensi, ville e palazzi creati per il piacere della corte, fino alle aspre vette della Garfagnana, spesso connotate dalla presenza di edifici di ingegneria militare realizzati per difendere i confini più lontani, per passare poi attraverso le grandi capitali estensi di Ferrara, Modena e Reggio Emilia a cui si unisce Sassuolo con il suo magnifico Palazzo Ducale, dove le arti, grazie al mecenatismo degli Este, raggiunsero livelli di raffinatezza assoluti, “Ducato Estense” si propone come un’esperienza culturale e di viaggio di rara varietà ed intensità, capace di racchiudere in se molteplici tematiche.
Tematiche tradotte in sette itinerari estensi che l’utenza può già scaricare dal sito www.ducatoestense.com riguardanti diverse espressioni del complesso mondo estense: le pareti dipinte della città di Ferrara, gli affreschi nella provincia di Modena e Reggio Emilia, le dimore estensi in provincia di Ferrara, le delizie nelle province di Modena e Reggio Emilia, i borghi fortificati della Garfagnana, le fortificazioni dell’Appennino modenese e reggiano, i castelli della pianura, a cui si aggiunge una tematica relativa alle attività produttive che testimoniano come ancora oggi anche nel tessuto economico attuale è riconoscibile l’eredità estense.
(5 febbraio 2024)
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