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Il festivalfilosofia dà appuntamento al 2020: “macchine” sarà il tema della prossima edizione
Piazze gremite e alta partecipazione alle centinaia di appuntamenti proposti dal festivalfilosofia di Modena, Carpi, Sassuolo: le presenze superano le 185 mila dello scorso anno. “Macchine” il tema scelto per la 20esima edizione, dal 18 al 20 settembre 2020
Tre giorni con i maestri del pensiero per indagare i significati e le sfaccettature di “persona”. Da venerdì 13 settembre a oggi questo tema ha fatto riflettere Modena, Carpi e Sassuolo e le loro piazze piene di giovani, studenti, stranieri e cittadini di ogni età.
Molto soddisfatti gli organizzatori, come conferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: “Anche quest’anno il pubblico del Festival ha dato una risposta importante, ma l’efficacia di eventi come questo non si misura solo in temini quantitativi: c’era l’esigenza di confrontarsi su un tema particolarmente azzeccato, quello di persona, e in un periodo non facile, con grandi divisioni e tensioni crescenti, abbiamo visto le tre città tradurlo all’insegna del rispetto, del confronto e del dibattito ordinato”.
Anselmo Sovieni, Presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il festivalfilosofia e membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sottolinea: “Il successo del festival è dovuto a un pubblico attento e intelligente che è cresciuto con noi sia come numero che come qualità. Lezioni magistrali, spettacoli e manifestazioni artistiche sono ancora in corso, ma possiamo già stimare che l’affluenza agli appuntamenti in programma – tutti gratuiti – superi le 185 mila presenze dello scorso anno”.
È “macchine” il tema della prossima edizione: “E’ una grande questione della nostra epoca, quella delle tecnologie e il loro rapporto con il pensiero e l’etica. Si traccerà il profilo della collaborazione tra l’umano e l’artificiale – spiega il direttore scientifico Daniele Francesconi – Si discuteranno le sfide poste dall’avvento dell’intelligenza artificiale tenendo conto della storia delle tecniche, anche rispetto ai mutamenti nel lavoro e più in generale nei rapporti sociali determinati dalle rivoluzioni nella conoscenza”.
(16 settembre 2019)
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