di Redazione #Carpi twitter@modenanewsgaia #Cronaca
Ieri, nel tardo pomeriggio, in piazzale Re Astolfo, un trentenne pregiudicato è arrivato nel cortile delle steli, di fianco al museo del deportato, dove voleva girare un videoclip per promuovere le sue ultime fatiche musicali, maturate durante la detenzione. Trova una comitiva di minorenni che bivacca e quindi ne approfitta: “Volete partecipare alle riprese? Così diventerete famosi pure voi”. Uno dei ragazzi risponde scherzando: “Ma io lo sono già!”, si allontana con i suoi amici, che pure declinano l’invito. L’uomo dà inizio alle riprese, assistito da alcuni suoi collaboratori.
Dopo una ventina di minuti l’uomo, spente le telecamere, si è avvicinato al gruppetto di giovani, invitando colui che poco prima gli aveva risposto a seguirlo. “Ti devo parlare”, gli fa e dopo averlo portato nel vicino piazzale Re Astolfi, ha cominciato a prenderlo a pugni e a calci aiutato da un amico. La prognosi sarà di trauma cranico e toracico e di una spalla fratturata.
Dopo la scorribanda il trentenne pregiudicato viene raggiunto dalle forze dell’ordine all’interno di un karaoke, alletate via 118, mentre stava cantando. L’amico che aveva dato manforte durante il pestaggio del minorenne era invece rincasato.
I due dovranno rispondere di lesioni personali aggravate.
(22 febbraio 2020)
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