Per una volta sembra che i partiti politici, a parte qualche esempio d’impazzimento, si fossero accordati per evitare di fare il consueto disgustoso balletto sulle disgrazie altrui, sulle tragedia, sulle catastrofi. Effettivamente per una volta il buon senso ha prevalso, nella classe politica, evitando di fare il tip tap sulle bare e sulle barche. Questa per la politica dei politici di professione. All’appello mancano, purtroppo, i i civil servant, i peones, gli omuncoli, professionisti della propaganda al soldo di qualche imprenditore-editore-proprietario-di-partiti che hanno occupato le televisioni nazionali e i network radiofonici prendendo di mira Elly Schlein e Stefano Bonaccini.
Se ne sono sentite di tutti i colori da pance flatulenti che non perdono occasione di rimarcare il loro ossequio a chi paga loro uno stipendio per fare quello che fanno: parlare a vanvera e creare tensioni e divisione. E davvero questo paese che è popolato da gente civile, nonostante i tentativi di troppi media di trasformarci in bestie, parrebbe proprio averne fin sopra i capelli di questi arrampicatori sociali che riescono a inventarsi la qualunque pur di prendersi gioco anche dei giovani attivisti di Friday for Future che lottano per un futuro migliore, magari con mezzi sbagliati, negando una catastrofe chiamata cambiamento climatico che investe il mondo intero – basterebbe informarsi su ciò che sta succedendo in Bangladesh, oltre che a casa nostra, ma non ci si aspetta tanto.
Anche in questo caso, coloro che sono più realisti del re, quelli che traggono profitto personale da ogni situazione, si distinguono per essere di gran lunga peggiore di coloro che servono e degli avversari che criticano.
(20 maggio 2023)
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