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Regalino da 100 € (lordi) a gennaio 2025 con soldi che non ci sono (come i posti di lavoro di cui il governo straparla)

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La presidente del Consiglio per dimostrare che davvero è una del popolo ha trovato una misura popolare, nel senso di elargibile al popolino, che delira di 100€ ad ogni cranio che guadagni meno di 28mila € all’anno, una tantum e a gennaio 2025. Una misura straordinaria che arricchirà in maniera entusiasmante tutti coloro che vedono i loro stipendi assottigliarsi mensilmente, perché meglio le promesse di fatti concreti.

Una ennesima promessa elettorale rischia di fare la fine delle altre, non essere mantenuta, mica per cattiveria intrinseca della presidente del Consiglio che è del popolo proprio come voi – per questo voi partecipate con lei alle riunioni a Palazzo Chigi e al G7 – ma perché anche i cani in questo paese sanno che non c’è un soldo nemmeno per l’ordinario, figurarsi per lo straordinario, e che dal 2025 si dovrà ridurre il debito pubblico di 1 punto all’anno, una misura che prima Meloni ha salutato come un miracolo (insieme a tutto il suo governo) e sulla votazione della quale (per convenienza elettorale e insieme a tutto il suo governo) si è astenuta: l’astensione, per la cronaca, vuol dire “voi fate quello che vi pare noi non possiamo votare, ma siamo con voi”. Quasi a dire che essendo così tanto del popolo sa perfettamente come farsi beffe del popolo. Tanto poi è colpa della Schlein. Che colpe, a proprio voler sottilizzare, potrebbe averne altre.

Dunque quella che chiede di essere votata come Giorgia (“Io sono Giorgia, Io sono madre, Io sono Cristiana” non poteva utilizzarlo, metti le sfuggisse un inopportuno “e voi non siete un cxxxo”) ha trovato un’altra sorpresa, l’ennesima sorpresa irrealizzabile: una cento euro per il popolo, da una donna del popolo che pratica il popolinismo. Una nuova caramellina per addolcire il primo maggio.

A proposito di primo maggio i sindacati vanno giù duro (volete che non vadano giù duro in occasione del 1° maggio?) sul bonus da 100 euro del governo che chissà dove prendono i soldi se non da tagli a sanità, scuola e cultura tacciandolo di “Marchetta elettorale” come da augusto verbo del prode Landini. Un primo maggio che ricorda l’Italia come “un Paese in cui si continua a morire sul lavoro” e dove “in un anno ci sono oltre mille morti e 580 mila infortuni”, oltre a sindaci che vogliono mandare i disoccupati in Russia.

 

(1° maggio 2024)

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