di Redazione Sassuolo
A causa del conflitto in corso, anche sul territorio del Distretto di Sassuolo sono arrivati numerosi minori profughi ucraini ed altri ne stanno arrivando spesso ospitati presso famiglie o in appartamenti messi loro a disposizione: sono già oltre 20 i bambini inseriti nelle scuole e gli inserimenti continuano.
Si è infatti costituto un pronto coordinamento tra Comune e le istituzioni scolastiche di base di Sassuolo, per approntare le possibili migliori prassi di accoglienza scolastica dei profughi in età dell’obbligo, sempre sulla base delle informazioni dei Servizi Sociali e del Servizio Sanitario appositamente a disposizione.
Saranno realizzate, tra l’altro, riunioni costanti di monitoraggio e co-progettazione con tutti i soggetti firmatari e saranno organizzate le attività di mediazione linguistica-culturale nelle scuole che ne faranno richiesta, con il competente coordinamento del CPIA, che organizzerà le presenze degli studenti di origine Ucraina nelle realtà scolastiche. L’Accordo di Rete prevede inoltre un importante e basilare ruolo di coordinamento da parte personale incaricato del servizio Istruzione comunale che da subito, in accordo con le istituzioni scolastiche del territorio, ha provveduto a facilitare gli inserimenti, considerando sia la logistica (possibile vicinanza delle sedi scolastiche) sia la disponibilità nei vari ordini di classi su indicazioni delle dirigenze scolastiche stesse. Dal punto di vista amministrativo l’Amministrazione comunale, in attesa di future disposizioni in merito, ha comunque già messo a disposizione per le famiglie e le realtà ospitanti i Servizi comunali che necessitano, quali mensa e trasporto, per il buon inserimento scolastico dei minori profughi ucraini.
Resta da capire, e la considerazione è politica, come si concili tutto questo con il negazionismo della guerra in Russia e con l’evitare accuratamente di pararne, e di nominare chi l’ha ordinata e ordita, che il partito di maggioranza in consiglio comunale, la Lega per chi se lo fosse dimenticato, sta mettendo in atto a livello nazionale e di comunicazione.
(9 aprile 2022)
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