E mentre Elly Schlein era in altre faccende affacendata, Stefano Bonaccini che non le manda a dire e quando sta zitto vuol dire che sta lavorando alacremente, ha pensato bene di dare una strutturatina al suo gruppo di lavoro “Energia Popolare” che è “maggioranza interna” nel PD. Battezzata a Cesena a fine luglio, fa riferimento ai cosiddetti non movimentisti del PD che si sentono un po’ all’angolo, per dirla gentilmente.
L’operazione è interessante ed è una specie di PD altro rispetto al PD di Schlein e consiste nel mettere donne e uomini che guardano a Bonaccini in posti di comando: due coordinatori, per il Senato e per la Camera, individuati per Palazzo Madama in Simona Malpezzi, ex capogruppo fino all’elezione di Schlein, che non l’ha confermata preferendole Francesco Boccia, e per la Camera Piero De Luca, pargolo prediletto del presidente della Regione Campania, come referente dell’area Bonaccini tra gli onorevoli di Montecitorio.
Energia Popolare avrà anche un responsabile dell’Organizzazione, proprio come un partito-ombra (anche se l’espressione non gli piacerà) e sarà Andrea De Maria.
Gira come un matto Bonaccini, da una Festa de l’Unità all’altra, e mette il dito nella piaga affrontando temi che Schlein sembra solleticare con troppa apparente diplomazia, dicasi con una certa superficialità, come quello dei migranti, che la segretaria, quando si esprime sul tema, riferisce legandosi esclusivamente ad Ong, accoglienza, Mare Nostrum europea. Molto raramente le scappa dalla bocca la parola “sbarchi”.
Bonaccini invece picchia duro sul governo, come del resto fa la maggioranza dei sindaci PD, e parla apertamente di rischio tendopoli ed altre leggerezze. E la prima volta che una diarchia, quella di Schlein e Bonaccini, prepara in coppia una graticola – che va sempre scaldata a fuoco lento, va ricordato.
(29 agosto 2023)
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