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Sulla chiusura del ponte Veggia-Sassuolo o dell’aneddotica comicità della politica da cortile

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di G.G. #Politica twitter@gaiaitaliacomRE #Cortili

 

Lo scorso 26 settembre arrivava in redazione un comunicato stampa del Comune di Sassuolo dove si annunciava la chiusura al transito pedonale del ponte sul Secchia Sassuolo-Veggia, o viceversa per i reggiani, a partire dalla data del comunicato, e dell’istituzione del limite di velocità di 30kmh per permettere lavori che sistemassero il disastratissimo marciapiedi ed anche il manto stradale. La ragione di tanta furia? Ovviamente la sicurezza dei cittadini. Proprio come se fosse la priorità del Sindaco di Sassuolo.

Il comunicato ci stupiva perché dal Comune di Casalgrande non arrivava nulla, e normalmente quando ci sono opere pubbliche condivisi tra due comuni i comunicati stampa sono congiunti, chi conosce un minimo il nostro mestiere lo sa, così contattavamo l’ufficio stampa del Comune per saperne di più e ci veniva detto che il comunicato era in arrivo. Puntualmente un paio d’ore dopo il comunicato era in redazione.

I due comunicati stampa differivano in un punto fondamentale: quello sassolese, con tipico furore propagandistico leghista, millantava divieti a partire da subito, mentre quello di Casalagrande, più sobriamente, subordinava l’entrata in vigore delle misure a parire dal momento in cui la segnalatica apposita fosse stata apposta. Cosa che ad oggi, 8 ottobre e a 12 giorni dal comunicato sassolese, non è avvenuta né dal lato Sassuolo né dal lato Veggia.

Dunque riteniamo di poter affermare sapendo di non essere lontani dalla verità che le cose siano andate così: il Sindaco Menani travolto da furore propagandistico e per farsi bello [sic] coi cittadini sassolesi che ingenuamente l’hanno votato e che già cominciano a capire di che pasta è fatto – balsa, politicamente parlando – ha fatto partire un comunicato stampa grazie al suo solerte ufficio stampa che ha anticipato quello di Casalgrande, senza concordarlo con i suoi omologhi e cofinanziatori dei lavori del ponte. Il Comune di Casalgrande ha dovuto inseguire i colleghi di oltresecchia per poter stare un minimo al passo con la comunicazione, avendo l’accortezza di dare qualche indicazione in più sulle tempistiche non certe dell’inizio dei divieti, e presumibilmente dei lavori. Risultato dell’accelerazione su base propagandistica provocata dalla propaganda leghista? I pedoni continuano a percorrere il ponte, le auto pure, e alla velocità che vogliono e il Sindaco Menani si è prodigato in un altro paio di interventi sulla questione di dubbio gusto.

Questi sono i comici risultati della politica da cortile di chi vuole ridurre la politica a cortile e si espone, a danno di tutta la comunità, al pubblico ludibrio propagandando misure e divieti senza che questi vengano messi in atto. Tanto si può sempre dare la colpa a qualcun altro, o insinuare che ci siano colpevoli e sabotaggi nascosti.

 

(8 ottobre 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 

 

 

 





 

 

 

 




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