Nellāultimo mese del 2023 lāindice di inflazione accelera sia a livello congiunturale, tornando in positivo dopo oltre due mesi, sia a livello tendenziale, trainato in particolare dal comparto alimentare. La media inflazionistica sullāintero 2023 cresce del 5,7 per cento, in netto calo rispetto al 2022 (+ 8,3 per cento) ma ancora elevata rispetto alla sostanziale staticitĆ degli anni precedenti.
Lāindice dei prezzi al consumo per lāintera collettivitĆ (Nic) calcolato sul territorio comunale in dicembre produce, infatti, una variazione positiva dello 0,4% su base tendenziale annua, con un incremento anche a livello congiunturale dello 0,2%.
Sono i principali dati che emergono dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in cittĆ dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
In dicembre, in particolare, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in lievissimo incremento (+ 0,1%) sul totale dei beni. Lāincremento interessa i beni durevoli (+ 0,5%), altri beni (+ 0,5%), beni alimentari (+ 0,4%). In controtendenza, calano i beni energetici (- 2,3%). Risulta in aumento il totale dei servizi (+ 0,3%): nello specifico, segno piĆ¹ per i servizi non regolamentati (+0,4%), servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+ 0,3%), servizi relativi ai trasporti + 1,6%). Modesto decremento, invece, per i servizi relativi allāabitazione (-0,1%).
La divisione āRicreazione, spettacolo, culturaā (+ 2%) ĆØ quella con lāaumento percentuale piĆ¹ rilevante: in particolare crescono i pacchetti vacanza, animali domestici e prodotti relativi, computer, tv, libri, giornali e periodici. In calo solamente gli articoli sportivi e per il giardinaggio.
In crescita significativa anche la divisione āAlimentari, bevande analcolicheā (+ 0,6%), con rincari diffusi per frutta, vegetali, pane e cereali, carni, oli e grassi. In calo congiunturale latticini e uova.
Tra le divisioni in aumento anche āMobili, articoli e servizi per la casaā (+ 0,3%) con spesa in crescita per beni non durevoli per la casa (come detergenti e detersivi), grandi e piccoli elettrodomestici, mobili e arredi.
Leggero aumento anche per la divisione āAbbigliamento e calzatureā (+ 0,1%) che vede in salita scarpe e calzature mentre sono ferme le quotazioni degli indumenti.
Registrano un evidente segno negativo, invece, le divisioni āBevande alcoliche e tabacchiā (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) con un calo dello 0,9%, trainato da vini, birre e alcolici generici in discesa mentre sono ferme le quotazioni dei tabacchi, e āAbitazione, acqua, energeticiā (- 0,7%) trainata dal calo dei prezzi di energia elettrica e gas di rete. Accelerano, al contrario, i prezzi degli affitti, mentre risultano stabili le spese condominiali.
In diminuzione anche le divisioni āServizi ricettivi e ristorazioneā (- 0,2%); āComunicazioniā (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) che scende dello 0,1%, grazie a un lieve deprezzamento sugli apparecchi telefonici, come la categoria āAltri beni e serviziā grazie a deboli deprezzamenti che interessano i servizi bancari e finanziari, la gioielleria e gli effetti personali.
Risultano invariate, infine, le divisioni āServizi sanitari e spese saluteā, āTrasportiā e āIstruzioneā.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sullāinflazione dei mesi precedenti.
(16 gennaio 2024)
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