di Redazione Sassuolo
Nel 1943, quando le truppe nazifasciste si diressero verso il Palazzo Ducale, il generale ordinò che si aprisse il fuoco. Dopo due ore di combattimento e dopo aver avuto tra i suoi militari due morti (soldato Ermes Malavasi e tenente Ugo Stanzione) ed una ventina di feriti, Ferrero dovette arrendersi. I tedeschi concessero l’onore delle armi, ma lo deportarono in un campo di concentramento in Polonia. A Schelkown il generale si ammalò gravemente. Quando gli offrirono di tornare in Italia per essere curato, a condizione che giurasse fedeltà alla repubblica sociale di Salò, Ugo Ferrero rifiutò.
Sabato 10 settembre, a partire dalle ore 10.30, l’Amministrazione comunale deporrà una corona d’alloro alla sua lapide a Palazzo Ducale in memoria sua, dei militari deceduti e dell’inizio della resistenza in città.
(6 settembre 2022)
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