La storia è nota. L’uomo era stato aggredito dall’allora 32enne Ferlazzo dopo uno scambio verbale (l’arresto del Ferlazzo era stato subito convalidato) a causa dell’avere presuntamente “importunato la mia fidanzata” ed era stato ammazzato in pieno centro dopo essere stato preso a colpi di stampella (la sua stampella, quella di cui aveva bisogno per camminare) e finito a mani nude con ratto del telefonino al seguito. Post mortem.
Filippo Ferlazzo è stato condannato a 24 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Macerata. La vittima aveva chiesto l’elemosina all’imputato e alla compagna, a cui aveva toccato un braccio: Ferlazzo lo aveva colpito con la stampella che il nigeriano usava per camminare, poi era salito sopra di lui a cavalcioni, schiacciandogli il collo e la testa. “Ho avuto solo sei anni di sconto”, è stata la reazione del Ferlazzo subito dopo la lettura della sentenza emessa dai giudici della Corte di assise di Macerata.
L’avvocata che lo ha difeso, citata da Repubblica (qui l’agghiacciante video del pestaggio), ha parlato di un “possibile ricorso” riferendo che nessuna decisione è stata ancora presa in proposito.
(27 settembre 2023)
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