di E.T. #Sassuolo twitter@modenanewsgaia #Cultura
Il comunicato stampa con il quale l’assessora Ruini si rivolge alla cittadinanza sassolese per annunciare un’inconsistente stagione culturale si apre con un non-sense comunicativo che lascia senza parole.
Esco dal silenzio, dovuto purtroppo alla parola tempo, per annunciare orgogliosamente che dopo un duro lavoro le linee programmatiche della stagione invernale della cultura a Sassuolo sono pronte, con rassegne cinematografiche al Crogiolo Marazzi che illustreremo al più presto con un cartellone specifico, presentati [sic] da giornalisti e personaggi di un certo rilievo”.
Converrete anche voi che “Esco dal silenzio, dovuto purtroppo alla parola tempo”, è un capolavoro sintattico del quale va incolpato, ops… ringraziato, il sempre troppo solerte ufficio stampa della nuova giunta dell’incultura e della realtà virtuale leghista. Noterete la sottigliezza delle “rassegne cinematografiche (…) presentati da…”. Un capolavoro.
L’imbarazzante comunicato stampa dell’assessora alla Cultura [sic] racconta quindi di eventi di scarsissima rilevanza culturale come una rassegna cinematografica della quale non dà nemmeno i titoli – e allora cosa è uscita dal silenzio a fare? – i cui film verranno presentati da “giornalisti e personaggi di un certo rilievo” dei quali non si conoscono né i nomi né i cognomi, né le testate per le quali lavorano – adesso che La Padania è chiusa diventa complicato forse chiamare qualcuno di quel rilievo? – né a cosa si riferisca quel certo rilievo di cui all’incolto comunicato stampa che parla di cultura e di giornalisti e personaggi.
La stagione culturale [sic] – bontà loro – non si ferma però soltanto alle iniziative del Crogiolo Marazzi delle quali non si sa nulla, ma sarà anche opima di eventi da tenersi “all’Auditorium Bertoli” (100 posti scarsi) “grazie alla collaborazione come sempre determinante delle associazioni” che non si sa quali siano e con eventi che non si sa quali saranno. Perché una cosa è scrivere un comunicato stampa, un’altra è riempirlo di contenuti quando i contenuti non ci sono. Insomma, aria fritta.
Geniale la definizione “incontri di parola” che ci lascia senza fiato per ragioni che non sono così chiaramente raccontabili in un “luogo di fruizione pubblica” come un quotidiano. Poi la chiosa che è il vero capolavoro del comunicato stampa laddove si afferma “Queste! (quali?) sono alcune delle iniziative previste per la fine dell’anno e l’inizio del nuovo” – non ci sono date, non ci sono nomi, non ci sono film, non ci sono orari, non c’è nulla! – e l’annuncio che “l’ufficio cultura sta lavorando alacremente” – meno male – “per organizzare e trovare risorse da utilizzare per la stagione primavera-estate 2020”.
Peccato che chiunque si occupi di cultura con conoscenza della materia, e dai fantasiosi componenti della giunta Menani non ci si aspetta tanto, sappia che le risorse vanno trovate l’anno prima e messe in campo con larghissimo anticipo altrimenti si buca la stagione.
Ma per il comunicato stampa dell’assessora Ruini l’inconsistenza culturale di una stagione annunciata senza titoli e senza i nomi degli ospiti è “Lavoro duro”.
Poi, per dovere di cronaca, il comunicato stampa chiude con la seguente dichiarazione virgolettata che pubblichiamo per il vostro ilare vivere, senza modificarla di una virgola (e i numi protettori della lingua Italiana sanno di quante modifiche ci sarebbe stato bisogno).
(…) Perché grazie alla sinergia con le risorse umane che lavorano direttamente sul campo e che faticano per organizzare la logistica di ogni evento, si è deciso di modificare le concessioni del patrocinio, richiedendo tempi precisi di richiesta che agevoleranno la messa a punto di ogni evento. Avendo lavorato anche al di là di una scrivania so cosa vuole dire lavorare senza tempo e senza potersi organizzare: la fretta non porta mai a buoni risultati.
Ho parlato di lavoro duro, perché dopo una lunga consultazione vi è l’intenzione che verrà in futuro istituzionalizzata dalla Giunta, di fare un censimento delle sedi e verificare le concessioni assegnate alle associazioni per un discorso di chiarezza e uguaglianza , base e fondamento di ogni democrazia, nei confronti di tutti i cittadini.
Quei cittadini che con il voto di Maggio hanno chiesto la massima trasparenza e di non sperperare il loro denaro in una città già fortemente indebitata. Penso che l’errore più frequente in cui cade la politica è confondere ciò che è bello con ciò che è praticabile, è vero che per chiamare i “Big” dello spettacolo ci vogliono risorse onerose, ma se le risorse sono poche anche per i servizi essenziali ,abbiamo il dovere, anzi l’onestà intellettuale di fare una cultura che non privi i nostri cittadini da ciò che è prioritario, altrimenti otterremmo l’ effetto contrario.
Chi mi conosce sa che sono molto pragmatica e che non gradisco gli inutili dibattiti da campagna elettorale figli di una egolatria frivola e inconcludente. Stiano pure tranquilli politici e cittadini, la cultura a Sassuolo si farà, ma con raziocinio e buon senso.
Se non riusciamo a vedere in prospettiva che Sassuolo è un bene comune a tutti, le cose non potranno mai migliorare. Il mio ufficio è aperto a qualsiasi appartenenza o schieramento, e sono pronta con umiltà ad ascoltare qualsiasi progetto che possa migliorare la nostra amata città”.
Auguri.
(25 ottobre 2019)
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