di Giovanna Di Rosa
Elly Schlein ne ha detta una forte, ed era ora. Perché con questo governo e questa premier le cui pulsioni autoritarie sono ora note anche a chi non voleva vederle il linguaggio da sinistra intruppata non serve più, serve dire le cose come stanno. O almeno come si vedono. Così che il “Meloni vuole comandare” non sembra così lontano dalla realtà – potremmo citare numerosi esponenti della destra liberale italiana, che non vedono di buon occhio le pulsioni illiberali di Meloni d’Italia e d’Albania.
Ma essendo un dettaglio ciò che pensiamo noi, parla per tutti la risposta piccata della presidente del Consiglio alla segretaria PD: “Noi vogliamo dare più potere ai cittadini”, ha tuonato la premier che è anche un po’ vostra madre. Del resto l’amore meloniano e della sua maggioranza per i cittadini è sotto gli occhi di tutti e si evince, senza ombra di smentita possibile, dalle misure economiche contenute in una manovra di bilancio che se la prende anche con il ciclo mestruale femminile e non è soltanto inefficace, ma persino ridicola nella sua assurda prosopopea se drammatico non fosse ciò che porterà al paese.
Dunque da Elly Schlein un segnale di risveglio all’opposizione reale praticato in una piazza super affollatissima in piazza del Popolo dove 50mila persone, secondo gli organizzatori, hanno sventolato bandiere, gridato sloga, applaudito e comunque partecipato ad una manifestazione partecipatissima. Schlein parla troppo ed è poco efficace, dunque un più cauto uso dell’esternazione condita da gesti affabulatori servirebbe unita ad un maggiore presenza nelle piazze, perché è lì che l’opposizione, se vuole, vince. Slogan come “Puntiamo al 2027” non servono a niente a chi rischia di avere la pancia vuota domani.
(12 novembre 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata