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Forza Italia, “un passo indietro” o come ti faccio fuori la più votata di Forza Italia

di Giovanna Di Rosa #Sassuolo twitter@ERgaiaitaliacom #Politica

 

Non è bastato il boom (179, sic) di preferenze raccolte per Forza Italia, determinanti nella conquista del potere da parte del Sindaco che rimuove gli striscioni impolverati rappresentante della lista nerodestra al potere a Sassuolo: no. Nonostante l’ottimo risultato elettorale Claudia Severi, una specie di memoria storica vivente della pessima gestione del potere della destra sassolese, certo con un suo fascino, la destra più della candidata, ha dovuto fare un passo indietro e lasciare il posto ad un giovane e rampante protagonista prossimo futuro della politica della cittadina. Chissà coloro che l’hanno votata come l’hanno presa. Succede a fidarsi dei leghisti.

La nuova giunta non è stata corretta con lei: l’ha fatta fuori nonostante le 179 preferenze. Così viene da chiedersi: quei 179 voti a Donna Severi dove sono finiti? Quelle 179 persone l’avranno votata per poi vederla scomparire dalla vita politica sassolese?
Questi sono i misteri delle giunte a guida leghista, prima o poi lo impareranno anche coloro che improvvidamente ci si alleano – così ora, a favore del giovane Davide Capezzera, Severi lascia anche la carica di capogruppo di Forza Italia.

Sembra evidente dalle dichiarazioni rilasciate – “Non è stata facile questa decisione, dopo tanti anni trascorsi alla guida del gruppo e soprattutto in virtù del rinnovato positivo risultato elettorale personale e di partito” – che Severi bene non ci sia rimasta bene nonostante le espressioni di facciata, in una cittadina nella quale conta praticamente solo quella, la facciata; ed è evidente che anche i ringraziamenti del giovin forzista sembrano andare nella direzione di far calmare le acque e del lasciateci lavorare che ci sono striscioni impolverati da togliere e lettere dove il Sindaco millanta onnipotenza da scrivere, corregere e poi inviare.

Non resta che stare a vedere. Per ora l’unica cosa chiara è quale sia il concetto di democrazia caro ai leghisti. Non importa quanti voti tu raccolga e quanti ci aiutino i tuoi voti a vincere le elezioni. Dopo comandiamo noi e se non ti va ciao ciao.

 

 

 

 

(22 giugno 2019)

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