Eccolo all’attacco il partito il cui padrone ha interessi anche nelle banche che vuole modificare la tassa sugli extraprofitti, misura raffazzonata come da governo in carica, così da lasciare fuori quelle che chiamano le banche i prossimità, insomma le banche piccole e presentare emendamenti per rendere la tassa deducibile e una tantum. Da una parte tassano gli extraprofitti e dall’altra rendono la tassa deducibile. Siamo all’avanspettacolo da parrocchia di balilla.
Così Antonio Tajani è costretto, in sordina, a farsi portavoce del lavoro sotterraneo delle banche per modificare il decreto Omnibus entrato in vigore l’11 agosto e in particolare la norma più odiata: quella sugli extraprofitti. Richiesta di modifica che trova pronto accoglimento tra le capienti braccia di Forza Italia, e nonostanti i banchieri sembrino aver apprezzato i primi correttivi inseriti dal governo.
Il prelievo corrisponde a non più dello 0,1% del totale dell’attivo, ma proveranno ad edulcolarlo, perché non si possono lasciare i banchieri alla fame, molto meglio farlo coi poveracci rispetto ai quali Forza Italia ha fatto assai meno can can. Basta aspettare settembre e stare a vedere. Regaleranno altre meraviglie.
(16 agosto 2023)
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