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La battutaccia su ferie e vaccini gli ha fatto veleno. Al Grande Gallera. Persino Salvini non lo vuole più tra i piedi. Dunque la complessa opera di giubilazione con sfiducia che verrà operata all’interno dell’indimenticabile giunta Fontana porterà Gallera lontano dagli occhi e dal cuore lasciando l’augusta poltrona, scaldata da sì nobili terga, verso la metà di gennaio, a tal Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina della Statale e primario di pediatria dell’ospedale Buzzi. Secondo Repubblica.
Il forzista Gallera resiste, ma sarà costretto a cedere il posto: dovrà soltanto contrattare l’uscita, vedremo i modi tutti politici che l’uomo scelto dal Mullah – che è l’uomo che comanda in Lombardia nonostante l’arresto e il carcere – utilizzerà per garantirsi un futuro sereno. Potrebbero, con l’uscita di Gallera, cadere più teste, perché ci sono sempre diverse indagini in corso con cellulari sequestrati e robe serie in ballo, altro che le corsette fuori territorio comunale in piena zona rossa e alla faccia di chi rispetta le regole, con tanto di foto su Facebook, perché l‘assessore può. Al contrario dei comuni mortali.
La Lombardia si priverebbe così di un sicuro punto di riferimento per la satira politica, ma potrebbe guadagnarne in attenzione alla salute dei cittadini, fermo restando lo scempio della sanità pubblica già operato dai nomi che si conoscono e che hanno pagato (in parte e troppo poco) per risibili questioni di tangenti e milioni di euro. Così che fa sorridere il battutone di Salvini: “Voglio che il modello Lombardia torni modello per tutti” che non specifica se parla del modello Formigoni. Perché anche lì i lumbard – nel senso di cittadini, ma mica solo – avrebbero già dato.
Il segretario leghista però non ha chiesto la testa di Gallera per amor vostro o perché disturbato dalle uscite inaccettabili dell’assessore belloccio, no. Salvini vuole Palazzo Marino e pensa di rifare il look all’indimenticabile giunta Fontana per avere una ricaduta d’immagine, diciamo, che gli permetta di vincere la poltrona di Sindaco.
Salvini è abile, è furbo, è opportunista, ma non è certo uno stratega, e gli esempi dell’Emilia-Romagna, della Puglia e della Toscana dove le ha prese di santa ragione, non gli hanno insegnato niente. Così vedrete che anche il nuovo assessore alla Sanità si troverà imbrigliato nelle medesime, malate dinamiche, nelle quali è imbrigliata l’indimenticabile giunta Fontana. Tocca solo aspettare. Poi la satira avrà di nuovo materiale di lavoro.
E i lombardi la solita sanità alla Gallera con contorno di Leghisti. Quel Gallera che delirava di “lussuose stanze private” date ai “pazienti ordinari di coronavirus”.
(5 gennaio 2021)
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