di Daniele Santi
Ecco di nuovo l’opinione personale eletta a previsione politica il cui risultato è sempre una figuraccia. Come se non bastasse Carlo Calenda che dopo essere stato “liberale” aveva capito che “il liberismo era un errore” e si sentiva “di sinistra” salvo tornare oggi, dopo avere sbattuto la porta sulla formazione del partito unico che non esisteva, non aveva elettori e però aveva un nome, al desiderio di formare “un Partito Liberale”.
A cosa si gioca dalle vostre parti? Così, cavallerescamente, Italia Viva ricorda a Matteo Richetti che senza la Leopolda lui non sarebbe entrato in Parlamento è lo stesso Richetti a chiedere a Matteo Renzi di rinunciare alla direzione editoriale de Il Riformista (si è già scelto il direttore responsabile, ma stiamo scherzando?) per ripartire da zero col progetto terzopolista. Poi appare a La7 ed è tutta una conciliazione parlando di Leopolde, di legittimità di Leopolde e di giuste posizioni di Italia Viva sui progetti del partito di Renzi fino al 2024. Poi si sussurra di soldi, altri soldi, elezioni europee. Insomma, la politica, il progetto politico dov’era? Questo non lo dice nemmeno Matteo Richetti. E un po’ dispiace.
(13 aprile 2023)
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