di Giovanna Di Rosa #lockdown twitter@modenanewsgaia #Maiconsalvini
Udite udite, il lockdown non è più un “crimine contro gli Italiani”, ma è diventato qualcosa da fare “se ci sono le necessità di farlo”, anzi “è giusto farlo”. E’ l’ennesima giravolta del Tribuno delle Giravolte che ha nuovamente cambiato idea, ad uso del mercato interno, sul lockdown che sarà a questo punto inevitabile come il nostro podcast “Tutti per la cultura (soprattutto chi la odia)” raccontava qualche giorno fa.
Il Capitano ha affermato la sua nuova verità, che durerà fino alla prossima, fors’anche solo qualche ora, in collegamento questa mattina (29 ottobre, ndr) con Radio Anch’io, su Rai Radio 1, ha sottolineato che “la vita viene prima di tutto e la salute viene prima di tutto, se ci sono scelte razionali si fanno”. Un filosofo, insomma.
Salvini ha poi detto che “nessuno ha la bacchetta magica” che appare per incanto solo in campagna elettorale, soprattutto tra le mani di Salvini, Meloni e Berlusconi, sottolineando “non puoi però chiudere il sabato le palestre e la domenica i teatri, i bar fino alle 18”. Il leader leghista ricorda poi che “qualcuno avrebbe dovuto imparare la lezione”, a partire – sottolineiamo noi – dai segretari leghisti che hanno fatto scorribande su e giù per l’Italia a base di selfie ed incontri elettorali, fregandosene di distanziamenti e mascherine e negando, in più occasioni, la loro utilità definendole – all’unisono con la destra estrema e coi suprematisti di Trump: liberticide.
Appuntamento alla prossima giravolta.
(29 ottobre 2020)
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