di Redazione, #politica
Insomma ci sono scricchiolii anche in casa Menani, o del baciapilismo. Impegnato nello scrivere necrologi, nello stilare numeri sul FestivalFilosofia e ad annullare appuntamenti col gusto causa-covid (nonostante le funzioni in piazza in pieno DPCM), il Sindaco che è un po’ anche vostro padre deve essersi dimenticato del tema della sicurezza, del degrado, tutti temi cari a lor leghisti, che ne gridano così tanto da non poterne più nemmeno loro.
Dev’essere proprio così se la Gazzetta di Modena commette il regicidio di pubblicare un articolo intitolato “Sassuolo, il parco ex-Carani è ostaggio del degrado. Bisogna fare qualcosa” (quanto je piace a ‘sta ggente la parola degrado), su denuncia di alcuni cittadini, diversi cittadini, numerosi cittadini, che spiegano preda dell’esasperazione “Qui si spaccia alle sei di pomeriggio La casa diroccata diventata un rifugio per vagabondi”, come se fosse scritto da qualche parte che si spaccia solo dall’1 di notte alle 3 e dimenticandosi che se c’è chi spaccia c’è chi si droga. E forse nemmeno troppo distante da casa.
L’articolo poi parla di una situazione che è “peggiorata negli ultimi quindici anni”, insomma tre giunte – prima un colore, poi l’altro, poi lo stesso di prima – senza che il problema venisse risolto. Perché si vota sempre chi grida più forte che in una popolazione che parla a 110 decibel dev’essere considerato un pregio.
Menani ha il coccolone, perché se per un anno ha dato la colpa ai black-out, ai ladri che si intrufolavano nottetempo (ma denunce di furti mai), e a tutto il risibile scibile a sua disposizione, la denuncia dei cittadini a simile prestigioso quotidiano locale deve portarlo alla riflessione e alla conclusione che tutta la sua campagna elettorale sulla sicurezza e contro il degrado tale era, appunto. Solo campagna elettorale.
Che è lo stile leghista che sta cuocendo Salvini a fuoco lento.
(22 settembre 2021)
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