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Matteo Salvini: “Il Superbollo tassa odiosa”, così odiosa che rimane dov’era e si pagherà come prima

di G.G.

Citiamo Pagellapolitica.it che cita la Commissione Finanze della Camera secondo la quale il governo dovrà razionalizzare il sistema tributario anche con riferimento «alla revisione e al riordino delle tasse automobilistiche, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica», con riferimento alla Riforma Fiscale all’interno della quale l’eliminazione del superbollo non è più esplicitamente citata.

E’ una nuova cocente delusione dell’uomo dei lanci di propaganda che durano una vita, e anche lì dipende sempre da quanti vite hai o sei capace di crearti, va bene anche una vta diversa ogni tre ore a seconda del bisogno, che pochi mesi fa aveva tuonato con il solito tweet: “Il Superbollo tassa odiosa” perché più racconti di essere dalla parte del popolo più strizzi l’occhio a chi ha più soldi.

 

Pare proprio che invece la tassa odiosa – che Salvini strumentalmente riferisce a milioni di famiglie quando riguarda invece le autovetture di potenza superiore a 185kW, a meno di non voler credere che tutte le famiglie possano permettersi simili automobili – rimarrà dove sta, nonostante Salvini e i suoi tweet. Nelle parole del Mef poi, lo stop all’abolizione del superbollo diventa “una valutazione” che, fino a prova contraria, non è una “soppressione”. Abolire il superbollo – che pagano coloro che possono permettersi auto come quelle alle quali si applica – vale 130milioni di euro e la sua eliminazione obbligherebbe il Governo a trovare quei soldi da qualche altra parte, per far quadrare i conti. Certo si può sempre tagliare qualcosa a chi già ha pochissimo, ma nemmeno Salvini vorrà spingersi a tanto. Anche se tutto è possibile.

Noterete, nel frattempo, come del Ponte sullo Stretto si continui a tacere: volete scommettere che miracolosamente riapparirà poco prima delle elezioni Europee?

 

 

(29 giugno 2023)

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