di G.G.
Con un’intervista a Rete4 giunta in città appositamente per porre domande distanti anni luce dalla realtà, il Sindaco Matteo Mesini ha smentito, con le buona educazione che gli è propria distante anni luce da quelli che si disegnano razzisti ma anche no, per convenienza politica ma anche no, che stiano tranquille le loro signorie: “non sarà a Sassuolo la moschea più grande dell’Emilia-Romagna”.
Completamenti assenti dalla vita della città, gli augusti informatori della geronto-rete Mediaset, forse nemmeno ricordavano che la città è stata governata dalle destre per due degli ultimi tre lustri (cioè per dieci degli ultimi 15 anni), quelle destre a loro care che erano guidate da un Sindaco che voleva ricollocare un gruppo di esodati in Russia – e che quella che è nata a Sassuolo come luogo di culto per praticanti musulmani era perfettamente e tranquillamente funzionante anche sotto quel Sindaco Menani, quello che si affidava alla madonna con cerimonie all’aperto durante il lockdown e che subito dopo avere perso le elezioni gridava, da consigliere, contro le decisioni che aveva preso da Sindaco.
Questo giusto per assegnare due parole al senso di realtà che caratterizza certi racconti ad uso Rsa.
E a questo proposito, come il Sindaco di Sassuolo pubblica sulla sua pagina Facebook, le parole del primo cittadino sassolese sono di cristallina chiarezza.
Oggi un’intervista a Rete4.
Mi hanno chiesto se a Sassuolo sorgerà la più grande moschea dell’Emilia-Romagna.
È sempre un piacere rispondere alle domande dei giornalisti e dei cittadini: credo che la trasparenza e la corretta informazione siano valori da difendere.
A loro, con chiarezza ho ribadito che no, non sarà a Sassuolo la moschea più grande dell’Emilia-Romagna.
Sassuolo è una città industriale che, per la sua vocazione produttiva, ha vissuto diverse fasi di migrazione dagli anni ’70 a oggi — prima interni alla nostra regione e poi dal meridione e da paesi extraeuropei. Il nostro distretto ceramico impiega oltre 40.000 lavoratori tra operai, impiegati e ingegneri: donne e uomini di tante provenienze e fedi diverse, tra cui anche cittadini di fede musulmana.
Dal 2009 è attivo in via Cavour un luogo di culto islamico, che convive con la città senza particolari problemi nel quartiere, se non qualche criticità legata alla viabilità in alcuni momenti. È un luogo che ha sempre mantenuto un dialogo costruttivo con le amministrazioni comunali di Sassuolo — ricordando che, negli ultimi 15 anni, per 10 ha governato il centrodestra.
Ad oggi, nei nuovi locali acquisiti dall’Associazione Islamica non è prevista la possibilità di pregare e, se in futuro ci sarà un trasferimento del luogo di preghiera, avrà le stesse dimensioni dell’attuale.
Non sarà quindi la moschea più grande della provincia, né dell’Emilia-Romagna: semplicemente un trasferimento di una sala di preghiera in un luogo dove si verificano condizioni di migliore sicurezza, accessibilità e gestione del traffico.
(1 novembre 2025)
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