Secondi i dati Ads ripresi da Affaritaliani.it i quotidiani cartacei perdono sempre più terreno. Il Corriere, ad esempio, è passato da 247.236 a 245.489 copie vendute tra cartaceo e digitale, sia cartacee che digitali mentre la La Stampa non sembra godere dei favori che dovevano essere determinati dalla nuova linea editoriale più torinese di Andrea Malaguti: 82.294 copie rispetto alle precedenti 84.321. Secondo i dati pubblicati il vero tonfo in casa Gedi lo fa Repubblica che subisce un crollo 18,65% e passa da 150.701 copie vendute a 122.588. Forse la linea filo-israeliana di Molinari non è apprezzatissima.
Crescono Il Sole 24 Ore a ottobre 125.506 copie rispetto alle 123.573 del mese precedente; Il Messaggero, 64.834 copie vendute rispetto alle 63.192 di settembre; Il Fatto Quotidiano vende un totale di 51.901 copie rispetto alle precedenti 51.498.
Le testate di superdestra dell’augusta galassia Angelucci, insieme, non superano le copie vendute dal quotidiano di Travaglio: Il Giornale vende a ottobre 29.874, Libero ne vende 21.135 e forse Sechi potrebbe essere scomodato a pochi mesi dalla nomina. La Verità di Maurizio Belpietro (editore e direttore) ha venduto a ottobre 30.074 copie. Questo nonostante i suoi giornalisti appaiano costantemente su tutte le reti (o magari è invece anche per quello).
(13 dicembre 2023)
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