Perché non abbiamo pubblicato la “Lettera Aperta” del Sindaco Menani alla Città

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di G.G. #IlSassolino twitter@sassuolnewsgaia #Coronavirus

 

Il Sindaco leghista Menani è uno di quei Sindaci ai quali piace molto scrivere ed anche questa mattina (9 marzo) ha ritenuto di far bene scrivendo una lettera aperta – si chiamano così perché alle lettere aperte si può rispondere, teoricamente nella stessa maniera “aperta”, cioè pubblica – che dopo avere letta accuratamente e più volte, abbiamo deciso di non pubblicare. I motivi sono molti, ma principalmente soltanto per uno dei tanti possibili.

Il Sindaco Menani o la giunta che lo governa, hanno deciso di non esimersi da attacchi politici velati che riteniamo inopportuni, per quanto coerenti con le modalità della maggioranza che si è presa Sassuolo e la perderà di nuovo, visto il momento storico delicatissimo.

La lettera è a disposizione per coloro che non fidandosi di noi volessero leggerla e afferma, nella tipica narrazione menaniana, che “in alcuni punti le regole non sono chiarissime e lasciano spazio ad interpretazioni”, quando il decreto è chiarissimo ed escono ogni mezz’ora ulteriori informazioni atte a chiarire ulteriormente.

Non faccia il saccente, il Sindaco Menani, piuttosto si prenda la briga di spiegare ai sassolesi che non ci si assembra all’esterno dei supermercati in cinquanta (come stamattina alle 8 alla Coop. Mezzavia), perché le distanze di sicurezza vanno mantenute per la salute di tutti ed il messaggio “state ad un metro, almeno, di distanza” non lascia spazio ad interpretazioni. Un metro è un metro. Certo bisogna sapere cos’è un metro.

Dunque, detto questo, raccogliamo volentieri l’invito di Menani a lascare da parte le polemiche. Ma non si posso scrivere lettere aperte che sanno di campagna elettorale perenne e di dito puntato contro chi le “regole” che “non sono chiarissime” le ha dovute mettere in atto suo malgrado.

 

(9 marzo 2020)

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