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Quartiere Stazione, i contenuti del nuovo accordo Comune-Regione

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di Redazione #ReggioEmilia twitter@gaiaitaliacomRE #Sociale

 

Liberare le energie positive, far respirare le diverse culture che costellano il quartiere e attuare, per favorire questo cammino, un programma di manutenzione e rinnovamento degli spazi pubblici che ospitano le relazioni e gli incontri. Una manutenzione fisica – che ha avuto quale primo risultato, nel 2019, la riqualificazione del parco delle Paulonie – che va di pari passo con una ‘manutenzione’ delle realtà immateriali, quelle socio-culturali e che ha quale conseguenza diretta e spontanea un accrescimento del presidio dei luoghi, della sicurezza e della coesione sociale.

E’ l’obiettivo strategico del nuovo Piano di azione che il Comune di Reggio Emilia, con il fondamentale contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito di uno specifico Accordo di programma, attua nei prossimi mesi nella Zona Stazione, in particolare nell’area che gravita intorno a via Turri, con una logica di collaborazione fra istituzioni e cittadini residenti per estendere sempre più l’“effetto comunità”, la convivenza civile e quindi la sicurezza urbana a questa parte importante di Reggio Emilia.

Alla conferenza sono intervenuti anche il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Giammaria Manghi e i sindaci di Correggio Ilenia Malavasi e di Rio Saliceto Lucio Malavasi per presentare i progetti “Parchi sicuri 2019” finanziati dalla Regione (vedi allegati).

L’Accordo di programma tra la Regione Emilia Romagna e il Comune di Reggio Emilia indica quale valore del progetto 190.904 euro, di cui 80.000 euro per spese correnti e 110.904 euro per investimenti. Il contributo regionale equivale a 133.500 euro, di cui 56.000 euro per le spese correnti e 77.500 euro per investimenti.

Liberare le energie positive: il progetto traduce l’idea in una sfida, ovvero nella costituzione di una nuova, e inedita, Cooperativa di Comunità, un soggetto di Innovazione sociale capace di valorizzare il capitale umano del luogo, tenere in dialogo le risorse presenti nel quartiere Stazione, tra di loro e con la popolazione residente, coinvolgendo anche gli ambiti urbani limitrofi come il quartiere Santa Croce e il quartiere Mirabello.

In particolare, la Cooperativa di Comunità è un modello di innovazione sociale dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi, è un modello che crea sinergia e coesione in una comunità, mettendo a sistema le attività di singoli cittadini, imprese, associazioni e istituzioni, rispondendo così ad esigenze plurime di mutualità.

La Cooperativa di comunità, per essere considerata tale, deve avere come esplicito obiettivo, quello di produrre vantaggi a favore di una comunità alla quale i soci promotori appartengono. Questo obiettivo deve essere perseguito attraverso la produzione di beni e servizi che incidano sulla qualità della vita sociale ed economica della comunità. Quel che conta prioritariamente, per una Cooperativa di Comunità, prima ancora della tipologia delle attività svolte, è la finalità di valorizzare la Comunità di riferimento. Le cooperative di comunità valorizzano la centralità del capitale umano, il che significa impostare modelli organizzativi e gestionali che favoriscano la partecipazione e coinvolgimento. Si tratta di esperienze che coniugano le tematiche e valori della cittadinanza attiva, della sussidiarietà, della gestione dei beni comuni e la solidarietà. Perciò ogni cooperativa di questo genere è unica e inimitabile nel suo genere, dato che uniche sono le peculiarità della comunità, diversi i bisogni e le modalità di risposta che affondando le proprie radici nella storia e nei modi di essere di quella specifica comunità.

La sfida in via Turri non sarà semplice e proprio per questo non può non essere raccolta: la creazione di reti di cittadini, enti, associazioni, per rinsaldare i legami sociali ed attivare nuove occasioni di imprenditorialità e di crescita culturale.

Dopo il parco delle Paulonie, riqualificato e riaperto la scorsa primavera con rinnovati ed efficaci contenuti di accessibilità, sicurezza e qualità urbana, l’Accordo di programma offre ora l’opportunità di estendere queste caratteristiche all’attigua piazza Domenica Secchi e il suo Caffè Reggio, con un format progettuale analogo, in grado di apportare una rigenerazione funzionale, estetica e strutturale.

L’obiettivo è fare della piazza un spazio pubblico più attrattivo, inclusivo e accogliente. Verranno piantati 12 nuovi alberi, verrà integrata e potenziata l’illuminazione pubblica, saranno allestiti spazi per la pratica sportiva, fra cui il gioco del ping pong. Il potenziamento dell’offerta di funzioni ludico-sportive aggregative, amplierà l’attrattività dello spazio pubblico in particolare per la popolazione under 18. Si integreranno così le funzioni e le attività già presenti nel vicino Parco delle Paulonie, recentemente rivitalizzato attraverso un importante intervento di micro-rigenerazione urbana promosso dall’Amministrazione comunale.

La riqualificazione degli spazi pubblici coinciderà dunque con la ridefinizione e il rilancio delle loro funzioni come spazi civici di servizio all’intero quartiere e con diverse, specifiche vocazioni degli spazi stessi. Ad esempio il parco delle Paulonie è concepito principalmente per frequentatori al di sotto dei 14 anni, mentre piazza Domenica Secchi viene ripensata con attenzione a un pubblico di 14-18 anni.

La maglia dei luoghi del quartiere Stazione, in particolare lungo l’asse di via Turri, può così contare oggi sul nuovo parco delle Paulonie e sull’area per il gioco del Calcetto; sul centro Binario 49 nuovo Incubatore di economia solidale e sede di attività culturali, educative, incontri; sul Centro servizi collettivi di economia solidale.

Entro il 2020, la Zona avrà una nuova piazza Domenica Secchi, connessa appunto sul piano urbano e visivo con il parco delle Paulonie.

Il progetto mira a creare reti di cittadini e associazioni al fine di rinsaldare i legami e la coesione sociale, attivando nuove occasioni di imprenditorialità e crescita culturale; rinforzare il presidio educativo per minori e giovani; sostenere le famiglie in difficoltà economica; implementare una ‘webradio’; rafforzare le attività di prevenzione del danno e di prevenzione dei comportamenti a rischio; creare un cartellone di eventi culturali, musicali e di intrattenimento.

Grazie al progetto, a cui l’Accordo di programma Comune-Regione dà forza e gambe, si sviluppano azioni di aiuto capillari già esistenti o di nuova generazione, con l’impegno determinante di operatori di strada, associazioni di volontariato e culturali, cooperative sociali che vengono coinvolte ‘a monte’, assieme ai singoli cittadini, in percorsi di ascolto e individuazione dei bisogni.

Fra le azioni vi sono: il supporto alle famiglie residenti con la distribuzione della spesa alimentare; il rinforzo delle attività estive di collaborazione a famiglie, in particolare quelle con bambini e adolescenti; la raccolta delle “Voci” e e delle Storie del quartiere all’interno di un nuovo format di comunicazione per creare una narrazione comune e socialmente identificante nella Zona Stazione; il rinforzo delle attività di “Educativa di strada” a favore dei giovani e delle persone in stato di dipendenza; le diverse attività di formazione, i laboratori, l’animazione e gli spettacoli nelle piazze e nelle vie del quartiere.

Questa rete si va sviluppando accanto ad altre realtà consolidate del quartiere quali l’ufficio di Polizia locale e il posto di polizia della Polizia di Stato, che svolgono attività di presidio, prevenzione e repressione dei reati, contrasto alle occupazioni abusive di appartamenti e scantinati vuoti, oltre a svolgere a loro volta attività di ascolto.

La zona vede anche la presenza dei Servizi sociali con un Polo dedicato, un punto infermieristico gestito da volontari e un locale del Comune, denominato ‘Civico 27’, dove ha sede il servizio di Mediazione sociale dei conflitti e dove convergono alcune attività di volontariato. Sono presenti inoltre una Scuola di cinese, una Scuola dell’infanzia Lari, la parrocchia di Ospizio con diverse attività anche di carattere sociale ed educativo e il presidio educativo pubblico ‘Spazio Raga’ con attività di doposcuola.

 

(15 novembre 2019)

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