Pubblicità
17 C
Comune di Sassuolo

― Advertisement ―

spot_img
HomeIl SassolinoI mal di pancia del sedicente razzista (non lo è, ma si...

I mal di pancia del sedicente razzista (non lo è, ma si disegna così) ad uso visibilità politica

di Da.Sa.

Scorrendo le note stampa relative alle interrogazioni dei partiti durante i Consigli comunali ne spiccano un paio, entrambe con forte matrice anti-migranti, entrambe caratterizzate da pregiudizi e ricerca di visibilità che se ne frega di leggi e costituzione, all’insegna della vanità del sedicente razzista che in fondo non è razzista, ma gli è conveniente disegnarsi così.

Si passa così con sprezzo del pericolo dalla richiesta di controlli nelle abitazioni private degli abitanti stranieri per verificare se effettivamente in quei posti ingannevoli viva effettivamente chi dice di viverci (e non siano trecento o quattrocento in più) mettendo al lavoro le Forze dell’Ordine (e perché non l’esercito? se ci si disegna come sedicenti razzisti trumpiani almeno si vada fino in fondo). La ragione? Semplicissima: ci sono più presenze percepite [sic] di stranieri in città di quanto il sedicente razzista che non è tale ma si disegna così possa verificare dai dati ufficiali. Se tanta attenzione venisse dedicata a coloro che affittano stanze a due, tre o quattro letti a trecento euro mensili a cranio si avrebbero gradite e civili sorprese, ma forse è sperare troppo.

A questo buon uomo e civilissimo tutore del civilissimo vivere sassolese dev’essere sfuggito che come in ogni comprensorio industriale la gente che entra al mattino esce la sera. Un po’ come quell’esercizio pelvico che tanti lutti addusse agli achei, praticato pensando di far bene. Che dire.

C’è poi l’annosa questione dei rifiuti lasciati dove capita che si risolve con un coraggio superiore a quello manifestato con lo sprezzo del pericolo citato poc’anzi: anche questo è un problema creato dagli stranieri invisibili che non essendo in possesso della carta magica che consente loro di accedere ai cassonetti di conferimento del colpevole rifiuto, lasciano abbandonate le borse di pattume dove capita. Solo gli stranieri, quelli invisibili perché i residenti la carta magica ce l’hanno.

Un’analisi sociologica de noantri completa di cause ed effetti presunti che lascia stupefatti non tanto per la sua protervia, né per le soluzioni ampliamente al di fuori del dettame costituzionale (violare la proprietà privata senza motivo e senza mandato, suvvia!), ma per il coraggio di presentarla per il gusto di disegnarsi così che va molto oltre le esilaranti lettere alla presidenza Rai con richiesta di dimissioni da parte dell’ex Sindaco Menani e della conseguente risposta: “chiami un tecnico“.

 

 

(1 ottobre 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata