Viene dal milanese leghista, e da dove sennò?, l’ennesimo gioiello del carroccio salviniano che ci racconta che “la strage di Bologna non è stato un attentato neofascista” – perché lui, il leghista capogruppo a Lonate Pozzolo delle sentenze se ne fotte – “c’era in transito un vagone palestinese che è stato fatto esplodere a Bologna”. Silenzio assoluto dai sodali di coalizione e agghiacciante conclusione del leghista: “Poi hanno buttato dentro il Fioravanti e compagnia, ma non erano loro”.
Ecco la riscrittura della storia e delle sentenze messa in scena da Armando Mantovani, segretario cittadino della Lega e capogruppo della maggioranza, il 31 luglio scorso. Gelo in aula, poi esplodono le minoranze, e la maggioranza tace inspiegabilmente e indecorosamente. La cronaca è riportata da Repubblica.
La Sindaca, leghista, chiude la patetica sceneggiata: “Non è all’ordine del giorno. La seduta è chiusa”, ma la frittata è fatta anche perché il revisionista Mantovano non la smette e va avanti, lui che è una scienza infusa: “Se leggete solo una certa propaganda (la propaganda sarebbero le sentenze di tribunale, ndr)…” e poi qualcuno ha la malaugurata idea di tirare in ballo la storia, e Mantovano, che è un genio e si nota, la chiude in fretta: “Macché storia ragazzi, non sapete ancora perché hanno tirato giù Ustica e mi venite a parlare di Bologna?”. Perché il problema per Mantovano è che per la strage di Bologna “non c’è nessuno in galera” e “Bologna è stata una strage di Stato, ragazzi, mettetevelo in testa!”.
Le fonti del suo immenso sapere non sono state rese note.
(1 agosto 2023)
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