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La stantìa propaganda del leghista Menani su Covid-19 e sicurezza ha la lingua lunga e la memoria corta

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La messa all’aperto alla quale il Sindaco Menani ha partecipato in tempi di Coronavirus quando erano proibiti gli assembramenti (fotogramma dal video facebook), prima di decidere di consigliare di rispettare le regole

di Giancarlo Grassi #IlSassolino twitter@sassuolnewsgaia #Maiconlalega

 

Il Sindaco leghista e l’ufficio stampa comunale asservito alla propaganda del leghismo dalla lingua lunga e la memoria corta, hanno ridotto la comunicazione ad una stantìa e ripetitiva velina che si conclude invariabilmente con una celebrativa e perlopiù inutile dichiarazione del Sindaco che avete votato pensando di far bene.

Anche la propaganda anti-covid non poteva venire meno alla regola del Sindaco che è anche un po’ vostro padre, e che è una delle regole non scritte della giunta al potere a Sassuolo: fatti pochi e propaganda molta, più semplice è meglio la capiranno. E’ la regola-Pravda.

“Nessuna violazione alle normative, imposte con il Dpcm del 13 ottobre, volte al contenimento del contagio da Covid -19. Ieri sera (14 ottobre, ndr) agenti della Polizia Locale di Sassuolo hanno svolto un turno di controlli nei locali cittadini, in centro ma non solo, per vigilare sul rispetto della normativa che impone l’utilizzo delle mascherine ed il distanziamento anche nei locali, la sola consumazione al tavolo dopo le ore 21 e la chiusura dei locali alle ore 24. Alle ore 21 sono stati controllati nove bar e locali pubblici cittadini senza ravvisare alcuna violazione delle normative. Alle ore 24, ai controlli, sono stati aggiunti ulteriori sei locali, per un totale di 15 esercizi controllati per la chiusura: anche in questo caso non sono state riscontrate violazioni con tutti i locali che hanno effettuato la chiusura entro i termini stabiliti”. Così raccontava, proprio come se fosse una notizia, un comunicato stampa giunto in redazione il 15 ottobre scorso. Seguiva come una ghigliottina, l’inevitabile commento del Sindaco Menani, edulcorato delle inevitabili sconclusioni sintattiche e grammaticali, che sono la cifra del vostro.

L’aumento dei contagi a livello nazionale chiama tutti noi ad un’ulteriore assunzione di responsabilità per limitare il più possibile il diffondersi del virus in un periodo, come quello autunnale/invernale, in cui i virus respiratori come Covid 19 trovano terreno più fertile. Anche in città, dopo mesi in cui non sono stati rilevati contagi, seppure in maniera ancora limitata le persone positive al virus hanno ripreso ad aumentare e questo ci impone di aumentare i controlli non solo per vigilare sul rispetto delle regole ma anche e soprattutto per evitare che l’errore di pochi ricada su tutti. E’ avvenuto ieri sera nei locali, avverrà nei prossimi giorni ed avverrà nelle prossime Fiere d’Ottobre, in maniera più capillare rispetto a quanto già fatto nelle prime due domeniche: chi verrà sorpreso a violare le regole sarà sanzionato. Il fatto che ieri non siano state riscontrate violazioni non può che far piacere all’Amministrazione comunale e renderci tutti quanti orgogliosi di come la città stia ancora una volta rispondendo alle richieste di maggiore responsabilità. Ringrazio tutti per la disponibilità e la collaborazione e mi appello a tutti coloro che, ancora e magari involontariamente, non rispettano le semplici regole da seguire: solamente con l’aiuto di tutti riusciremo ad uscire da questo brutto momento”.

Il commento copre di ridicolo, una volta di più, la figura del Sindaco Menani – una volta di più confermando che i leghisti hanno la lingua lunga e la memoria corta. Non ha infatti memoria questo quotidiano di violazioni delle regole anti-Covid che abbiano portato a sanzioni, fin dai tempi della pandemia, atto primo. L’unica palese e plateale violazione ad un DPCM governativo, in tempi di Covid-19, la mise in atto proprio il Sindaco Menani in preda al suo furore integralista, i dettagli sono riportati qui.

Va poi ricordato che le più recenti violazioni ai DPCM, proprio quello del 13 ottobre cui il Sindaco affetto da bulimia comunicativa si riferisce, vengono dal tribuno populista che è anche segretario del partito di estrema destra nel quale Menani ha trovato casa e poltrona, si chiama Matteo Salvini.

Esattamente come Menani fece nel marzo 2020, Salvini il 14 ottobre scorso se ne è fregato di ordinanze regionali e DPCM governative partecipando a un comizio a Roma, in Piazza del Popolo, per la manifestazione nazionale dei sindacati SAP e LES Polizia di Stato, SAPPE Polizia Penitenziaria, SIM Sindacato Italiano Militari Carabinieri e Guardia di Finanza. Il Salvini che dava pacche sulle spalle al Menani addirittura si spinge a consigliare di utilizzare i dispositivi e le protezioni anticovid in un video nel quale non usa la mascherina e non rispetta il distanziamento, per fortuna in piazza erano quattro gatti. Come al solito.

Il video, lo testimonia.

 

 

Di seguito invece il video nel quale il Sindaco di Sassuolo se ne frega altamente di DPCM e ordinanze regionali godendosi il mistico assembramento in piazza ad uso propagandistico, subito dopo l’emanazione del DPCM del governo Conte dell’8 marzo 2020.

 

Il suo fu un atto di cosciente disubbidienza forse spinta dalla inconsapevolezza di potersi permettere quello che nessuno dovrebbe permettersi tra coloro che hanno responsabilità di governo. A meno di non sentirsi onnipotenti e visto il contesto non oseremmo essere blasfemi…

Di seguito, ancora, ciò che il DPCM dell’8 marzo suggeriva, per chi ha memoria corta e siede sulla poltrona di Sindaco:

i) l’apertura dei luoghi di culto e’ condizionata all’adozione di
misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone,
tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e
tali da garantire ai frequentatori la possibilita’ di rispettare la
distanza tra loro di almeno un metro di cui all’allegato 1 lettera
d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle
funebri;

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01522)

L’azione di Menani racchiudeva in sé gli estremi per la denuncia ignorando il decreto della presidenza del Consiglio che, va ricordato, proibivale cerimonie religiose, gli assembramenti, pur mantenendo aperte le chiese, ferme restando le precauzioni indicate e le distanze di sicurezza da rispettare.

Insomma, il verbo della Lega, che è evidentemente anche quello di Menani che della Lega è coerente e confuso rappresentante, attento solo alla propaganda e all’apporre il suo stantìo ruminare a chiosa di ogni comunicato, è quello di dire una cosa e farne un’altra o almeno di propagandare abbastanza da togliere la voglia di capire se stiano dicendo la verità o no, e prendere i cittadini per sfinimento.

Si chiama infodemia ed è assai peggiore del Covid-19. L’estrema destra neofascista la usa per farvi secchi, lasciandovi stecchiti, raccontandovi panzane e dicendovi che siete in paradiso. Auguri.

 

(16 ottobre 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 




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